Recensione Xiaomi Mi 9: Snapdragon 855 da 449€


Recensione Xiaomi Mi 9: Snapdragon 855 da 449€

Xiaomi Mi 9 é il top di gamma 2019 dell’azienda cinese che porta nuove piccole innovazioni, ne migliora alcune ed è super veloce ad un prezzo che fa concorrenza a qualunque top di gamma di altri brand

Xiaomi Mi 9

Ma quali sono i principali punti di forza di Xiaomi Mi 9:

  • CPU super veloce Qualcomm Snapdragon 855;
  • Sensore fotografico da 48MP;
  • Fotocamera protetta da Vetro Zaffiro;
  • Ricarica veloce via cavo a 27W;
  • Ricarica veloce wireless a 20W;
  • Display Samsung AMOLED Full Screen da 6.39″;
  • Design in vetro.

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Analizziamo nel particolare lo smartphone.

Xiaomi ci mette a disposizione all’interno della scatola oltre al device, un caricatore molto rapido da 18W che ricarica da 0% a 100% in soli 1 ora e 10 min, un cavo USB Type-C e un convertitore USB Type-C/Jack 3,5mm. É inoltre presente una cover “Designed By Mi” che riduce l’effetto scivolamento ma non protegge il bordo della fotocamera posteriore e il bordo superiore del display. Non sono presenti infine, come siamo stati abituati dall’azienda cinese, le cuffiette.

Design

Il design di Mi 9 non porta particolari innovazioni rispetto al precedente modello e rispetto ad altri smartphone oltre ad un anello color “arcobaleno” che circonda la fotocamera posteriore principale. Il design posteriore è particolarmente bello ma molto scivoloso con una backcover in vetro riflettente e con bordi laterali leggermente curvi.

Xiaomi Mi 9

Nella cornice laterale troviamo i classici pulsanti del volume, pulsante accensione/spegnimento e un comodissimo pulsante AI programmabile ad esempio per chiamare velocemete l’assistente google. Troviamo inoltre un sensore IR, una porta USB-C ed infine uno speaker e un microfono.

La parte anteriore è pienamente occupata dal display fatta eccezione da un bordo molto sottile e da un notch a goccia nel bordo superiore, al centro, con subito sopra una capsula auricolare molto sottile.

Lo smartphone è alto 15.7 cm, largo: 7.4 cm, spesso 7.61 mm e pesante 173 g. Si fa molta fatica ad utilizzarlo con una mano.

Display

L’ampio display da 6.39″ è un Samsung AMOLED Full Screen con risoluzione 2340 x 1080 FHD+ 403 PPI ed ha una qualità che si nota anche da occhi meno esperti con inoltre una buona fedeltà cromatica. La luminosità di norma è di 430nit ma raggiunge i 600nit quando rileva la luce solare ed effettivamente anche sotto una luce intensa si vede bene. Il display è protetto da Corning Gorilla Glass 6 che dovrebbe proteggerlo da urti e graffi ma dalla mia esperienza ho potuto notare che tende leggermente a graffiarsi.

Esperienza di utilizzo

Xiaomi Mi 9 è spinto dall’ultimo processore più potente di Qualcomm lo Snapdragon 855 che con l’esperienza avuta con il modello precedente dovrebbe essere una garanzia, è velocizzato anche dal sistema di accelerazione Mi Turbo. Infatti la mia esperienza è stata come mi aspettavo, velocità elevata e nessun tipo di incertezza. Il processore è affiancato da 6GB di RAM che ci permettono di avviare tranquillamente più applicazioni insieme. Questi due elementi fanno “girare” la distribuzione del S.O basata su Android 9, la MIUI 10.2, che ogni tanto frena lo smartphone perchè presenta qualche ritardo ma raramente.

MIUI 10.2 che è dotata di alcune comode funzionalità come la “Modalità scura” che permette di scurire gli sfondi di tutte le applicazioni di sistema e di quelle che lo permettono, si scurisce anche la schermata del centro di controllo e delle notifiche. Modalità scura che abbinata al display AMOLED permette di risparmiare un pò di batteria.

Un’altra funzione è il Display Ambient che con device bloccato mostra sempre o ad orari programmati l’orario e l’icona delle notifiche ricevute.

Fotocamera

Punto di forza di questo smartphone e innovazione è la fotocamera. Quest’ultima è composta da tre sensori uno innovativo da 48MP, un teleobiettivo da 12MP e uno ultra-grandangolare da 16MP.

Fotocamera che regala foto di qualità molto elevata e realizzate anche grazie all’AI:

  • Foto ultragrandangolari con un’angolatura di 117°, in cui la distorsione nei laterali della foto è quasi impercettibile e dunque le foto risultano di qualità;
  • Scatti con Zoom ottico 2X o Zoom digitale fino a 10X;
  • Foto con il sensore da 48MP con dettagli superelevati per essere uno smartphone con risoluzione 8000×6000;
  • Foto “ritratto” con l’aiuto dell’AI che ci aiuta a scattare foto in primo piano perfette. Possiamo anche impostare l’illuminazione “digitale” che preferiamo e l’effetto di profondità software;
  • Foto di notte realizzate elevando gli ISO. Hanno però un rumore importante.

L’autofocus è molto veloce e preciso in condizioni di buona luce mentre durante la mia esperienza ho potuto notare che sembra non funzionare in modalità ultragrandangolare in condizioni di scarsa luminosità, sopratutto quando utilizziamo il flash.

I video hanno una qualità fino a 4K 3840×2160 60 fps, manca però la stabilizzazione ottica anche se quella software lavora per niente male. Possiamo realizzare in modo molto semplice anche video slow-motion a 960fps in qualità 1080p. L’autofocus continuo è preciso e rapido e l’addattamento alla luce anche.

E’ possibile applicare i filtri bellezza che però secondo me così come in altri Xiaomi restituiscono un risultato poco “reale”.

La fotocamera anteriore da 20MP regala anch’essa foto di qualità e sembra non temere la scarsa luminosità.

Blocco smartphone

Per garantire la sicurezza di Xiaomi Mi 9 é disponibile il blocco tramite il riconoscimento del volto o l’impronta digitale.

Il riconoscimento del volto utilizza la fotocamera frontale che non ha particolari tecnologie. Risulta poco affidabile in quanto può essere utilizzata una foto però é molto rapido. Al momento della registrazione bisogna indossare eventuali occhiali oppure non ci riconoscerá. Il nostro volto viene riconosciuto molto velocemente e anche a medie distanze.

Xiaomi Mi 9

Il secondo blocco é l’innovativo sensore di impronte digitali sotto al display, lo troviamo nella parte bassa del display. Xiaomi Mi 9 non usa la tecnologia ultrasonica ma la tecnologia ottica. Si tratta di un sistema più economico e semplice da integrare ma anche meno preciso. Nell’utilizzo quotidiano riesce a riconoscere la nostra impronta il 99% delle volte ma durante la mia esperienza è risultato lento nel riconoscimento e solo a volte non efficace se posizioniamo in modo sbagliato il dito.

Se teniamo premuto il sensore di impronte digitali sotto al display e scorriamo verso una posizione specifica possiamo avviare una funzione come la ricerca o la fotocamera.

Connettività

É uno smartphone Dual-SIM ed entrambe le schede possono arrivare fino alla rete 4G+. Durante la mia esperienza non ho mai avuto alcun problema di ricezione. Mi 9 riusciva a mantenere la rete anche dove altri smartphone no. Anche per quanto riguarda il Wi-Fi la mia esperienza è positiva, riusciva a manetere velocitá adeguate a distanze medie/lunghe.

Infine supporta la tecnologia NFC ed é dotato di un telecomando IR che è a mio parere utilissimo per aggiungere una serie di telecomandi per controllare rapidamente i nostri dispositivi come i televisori.

Tanti modi per l’assistente vocale Google

Con Xiaomi Mi 9 è semplicissimo accedere all’assistente vocale Google. Possiamo accedere: tramite il riconoscimento vocale pronunciando “Ok Google” e funziona in modo rapidissimo riconoscendo la nostra voce anche in situazioni difficili. Impostando il pulsante AI in modo che richiami l’assistente e tenendo premuto il pulsante home a schermo.

Audio

Mi 9 è dotato di uno speaker non stereo ma piuttosto potente, mi sarei aspettato però un’audio stereo viste le altre caratteristiche top. La capsula auricolare è anch’essa molto potente ma ho notato che bisogna posizionarla bene all’orecchio per sfruttare tutta la potenza.

Batteria

La batteria è di soli 3300mAh, il nostro test di utilizzo molto pesante l’ha fatta durare per 14 ore e 36 minuti con 5 ore e 30 minuti di schermo acceso. Durante il nostro test quello che sembra aver consumato di più la batteria è stato il sistema Android. Nel complesso però facendo qualche rinuncia è riuscito a portarci a sera.

Il lato positivo della batteria è però la ricarica, riesce ad essere caricata da 0% a 100% in soli 1 ora e 10 min dal caricatore in dotazione da 18W e in ancora meno dal caricabatterie acquistabile separatamente, cablato da 27W e wireless da 20W.

Per concludere con soli 449€ per la versione da 64GB ci portiamo a casa uno smartphone top di gamma con il nuovissimo e rapidissimo Qualcomm Snapdragon 855. Non avrà una bomba di batteria, non avrà l’audio stereo e la MIUI va perfezionata ma in rapporto al prezzo non troveremo di meglio.

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