Samsung ritorna nel mercato dei PC con grande forza, presentando il Galaxy Book S, che grazie agli amici di PlayStoreBergamo abbiamo potuto testare. La casa coreana ha reso disponibile questo notebook in due varianti: una con processore ARM e una con processore Intel. Noi abbiato provato proprio quest’ultima. Sotto la scocca troviamo dunque un processore Intel architettura x86, ma non il classico Intel Core di 10° o 11° generazione adottato in altri notebook di simili dimensioni. Samsung ha infatti optato per la CPU Intel Core i5-L16G7, modello basato su architettura nota con il nome Lakefield. Una CPU che si potrebbe definire ibrida, nella quale un singolo core ad elevate prestazioni è affiancato ad altri 4 (identici) a basso consumo e maggiore efficienza.
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Samsung Galaxy Book S ha uno spessore molto contenuto: si passa dai 6,2mm del punto minimo ad un massimo di 11,8mm a schermo chiuso. Ai lati sono presenti due porte USB Type-C (una per lato), utilizzabili anche per ricaricare la batteria con il caricatore da 28 Watt fornito in dotazione. Nella parte inferiore del notebook è presente una piccola slitta, dove poter inserire una Micro-SD per espandere la capacità di archiviazione. La tastiera è retroilluminata e ha le giuste dimensioni, con una corsa dei tasti contenuta che restituisce un ottimo feedback durante la digitazione. Nel pulsante di accensione, posizionato nella parte superiore a destra, è integrato un sensore di impronte digitali, utilizzabile per autenticarsi sfruttando la tecnologia Windows Hello. Il touchpad è di generose dimensioni e offre un’ottima risposta alle gesture multitouch e alla scorrevolezza delle dita: molto vicina alla sensazione che si prova con i MacBook.
Samsung Galaxy Book S è realizzato interamente in metallo: questo permette di agevolare la dissipazione del calore generato dal processore Intel Core i5 durante il suo funzionamento. Il sistema di raffreddamento è di tipo passivo, cioè non vi sono presenti ventole, ma nonostante questo, la temperatura superficiale del chassis non raggiunge mai valori troppo alti sia nella parte superiore che in quella inferiore. Il processore Intel Core i5-16G7, basato su architettura Lakefield, è costruito con tecnologia produttiva a 10 nanometri. Integra 5 core e opera con la frequenza base di 1,4GHz con un boost fino 3GHz. La cache complessiva è di 4MB mentre il TDP è di 7 Watt quindi compatibile con un sistema di raffreddamento completamente passivo. I core a basso consumo sono 4, mentre quello “più potente” è uno solo. La frequenza di clock contenuta e l’architettura della CPU Lakefield pensata più per contenere i consumi che per le massime prestazioni, fa si che il Galaxy Book S non spicca proprio tanto per reattività e prontezza. Lo vediamo molto chiaramente dai risultati dei benchmark, con valori che sono quelli tipici dei notebook più economici. Non meglio l’SSD (256GB), solo discreto nella velocità di lettura sequenziale e insufficiente in quella in scrittura (poco più di 400MB/s) pur trattandosi di un modello a elevata capacità basato su interfaccia PCI Express.
Nell’utilizzo quotidiano, tutto sommato, Galaxy Book S si comporta bene con i suoi 8GB di Ram utilizzando le applicazioni di produttività personale come il pacchetto Office, browser, client di posta elettronica e sistemi di messaggistica e videochiamata. Non pretendete di più in quanto non c’è sufficiente potenza di elaborazione a disposizione. Posso confermare che il Book S è un notebook che punta sul ridotto consumo e sul funzionamento completamente silenzioso ma che non può assicurare prestazioni elevate che vadano oltre a quanto serve per essere produttivi in movimento con le tipiche applicazioni di produttivà. La batteria da 42Wh assicura una buona riserva di energia quando lavorate lontano dalla presa di corrente, grazie appunto al ridotto consumo energetico del processore.
Book S è dotato di uno schermo touch da 13”, risoluzione 1920 x 1080, 8 bit e formato 16:9 prodotto da BOE, ormai Samsung a livello di pannelli LCD per monitor produce poco niente. Siamo davanti ad un buonissimo display, con un sufficiente trattamento antiriflesso e cornici sottilissime. Molto buona anche la luminosità e Samsung ha deciso di implementare su un prodotto come questo, un boost per quando si lavora all’aperto, ovvero la modalità “Outdoor Mode” che porta la luminosità di picco a circa 600 nits. Attivandola, il display diventa davvero luminoso e ben visibile anche in una giornata di pieno sole. Samsung ha sfruttato lo spazio che aveva a disposizione come meglio poteva: la cornice sottilissima e lo spessore record hanno costretto il produttore ad adottare una webcam ”microscopica”: la risoluzione si avvicina al megapixel, 720p, ma il problema è, più che altro, la dimensione di questo sensore, può essere sfruttato solo con molta luce.
Galaxy Book S vede il debutto della nuova architettura Lakefiel e cerca di offrire autonomia e prestazioni decenti. Posso confermare che riesce in entrambe le cose, ma senza eccellere in nessuna delle due. Peccato, perché è ottimamente realizzato da Samsung: è robusto ma leggero, ha un display che all’aperto può arrivare fino a 600 nit, e da l’esperiza d’uso di un tablet pur essendo un PC. Mi è piaciuto molto soprattutto il design e il fatto che sia leggerissimo. Per le prestazioni non ci si può lamentare perchè non è pensato per essere una workstation, quindi va preso per quello per cui è stato pensato. Non mi resta che fare i complimenti a Samsung per essere ritornata nel mondo dei notebook in modo deciso e pronta sfidare i big di questo settore. Nota dolente il prezzo, circa 1.229€, sono tanti per il comparto hardware che offre questo notebook.
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