Dopo una settimana di stop dalla F1 2020, siamo giunti al decimo appuntamento della stagione con il GP di Russia, a Sochi. Un circuito presente nel calendario di F1 dal 2014, e che ha visto trionfare una freccia d’argento in tutte le sue edizioni. Tuttavia, il suo layout non rappresenta un punto d’incontro tra i piloti, che spesso hanno definito questa pista “noiosa”. L’unico pilota che sembra avere il giusto feeling con questa pista è il finlandese Bottas, che porta nel cuore la sua prima vittoria in F1 proprio qui, tre anni fa.
Il weekend di gara si è aperto con una news, forse la più importante: Stefano Domenicali sarà dal 2021 presidente ed amministratore delegato della Formula 1. Una grande soddisfazione tutta Italiana, che rende felice soprattutto i tifosi della rossa, in quanto, Domenicali, dal 2008 al 2014, ha lavorato nella scuderia Ferrari nelle vesti di Team Principal.
Un piccolo passo in avanti è stato compiuto dalla Ferrari che, per questo weekend, ha portato delle piccole novità in pista, legate all’aerodinamica: telaio ed ala anteriore. Aggiornamenti che però non hanno permesso a nessuno dei due piloti della rossa di qualificarsi per il Q3 durante il sabato, ma per due motivi ben differenti: il Tedesco Vettel ha perso la sua monoposto sbattendo violentemente contro le barriere, mentre Leclerc ha perso, per una questione di tempo, l’occasione per poter fare il suo ultimo tentativo in Q2.
Un sabato di qualifiche che ha sorpreso poco in termini di risultati, con lo spiraglio di luce (e di speranza) rappresentato da Max Verstappen, che è riuscito ad infilarsi fra le due Mercedes in P2. Ci sono state due ricorrenze molto importanti dal punto di vista storico che riguardano due piloti: Kimi Raikkonen ha eguagliato il numero di GP disputati di Barichello, ben 322, che lo hanno portato così ad essere il pilota più longevo in F1, Sebastian Vettel invece ha ottenuto la 250° partenza in F1. Decisamente dei grandi numeri per dei numeri 1.
Ancor prima che le luci rosse si spegnessero, Lewis Hamilton si è ritrovato ad essere sotto “investigazione” per aver effettuato due prove di partenza in zone del tracciato non pre-stabilite dalla direzione gara. Due errori banali ma apparentemente gravi, che gli hanno impedito di volare via in pista perdendo la prima posizione per +10sec di penalità. Si sa che quando i gatti non ci sono i topi ballano, ed è proprio il caso di Bottas che è riuscito a mantenere la leadership del GP durante tutta la sua durata, senza essere mai infastidito da Verstappen, che ha comunque concluso in seconda posizione. Una piccola ed amara soddisfazione è stata raggiunta da Leclerc, che ha concluso perlomeno in Top 10, aggrappando qualche punticino in classifica.
Una penalità ha così impedito ad Hamilton di eguagliare il numero di vittorie in carriera di Schumacher, un traguardo importante che siamo sicuri arriverà molto presto per un pilota affamato di vittorie e record. GP di F1 2020 in Russia si è concluso con la vittoria di Bottas seguito da Verstappen e Hamilton. Ottime le prestazioni anche della Recing Point e della Renault.