Il Gran Premio della Toscana del calendario di F1 2020 è stato dedicato ai 1000 GP della Ferrari, disputato al Mugello, una pista dedicata in questi anni alla MotoGP, dove le monoposto di F1 non avevano mai avuto l’occasione di correre nell’arco di 70 anni. La gara che si è svolta domenica, il millesimo Gran Premio per la Scuderia Ferrari, è stata da BRIVIDI!
Prima di raccontarvi questo Weekend di gara al Mugello per il GP di F1 2020 in Toscana, soffermiamoci per un attimo sulla Ferrari. “Una cultura” che merita il riconoscimento che già possiede, un’eccellenza italiana che è sempre riuscita a distinguersi sin dal 21 Maggio 1950, dove per la prima volta la rossa disputò un Gran Premio di F1. Nessuna persona appassionata di motorsport sarebbe in grado di immaginare la Formula Uno senza il cavallino rampante, malgrado questo periodo di digiuno che attualmente vede protagonista la rossa.
Sebastian Vettel ad esempio, non si è mai tirato indietro nel dimostrare la sua passione per questa scuderia, nonostante abbia vinto quattro titoli mondiali proprio contro quest’ultima. E dopo cinque mesi di silenzio dalla notizia del suo divorzio con la rossa, finalmente sappiamo che uno dei piloti più vincenti nella storia, dall’anno prossimo sarà un pilota Aston Martin Mercedes, una nuova avventura per un pilota che è entrato nel cuore dei tifosi, facendosi spazio fra vittorie e team radio che lo hanno reso più italiano che tedesco.
“Particolare” è l’aggettivo più indicato per descrivere l’intera gara di domenica, durata quasi 2h 30m, con ben 8 macchine ritirate, 3 Safety Car e 2 bandiere rosse. Una gara che ci ha riportato indietro nel tempo, dove ad essere protagoniste sono state le curve “troppo strette” per più di due macchine, dove in un attimo ti ritrovi a muro con altre tre monoposto senza avere alcuna colpa. Una gara dove per fortuna le due festeggiate sono “sopravvissute”, spettatrici di un gran premio dove avrebbero dovuto essere le protagoniste. Un gran premio tanto particolare per la scuderia Ferrari non poteva che essere celebrato con una livrea speciale da parte della Ferrari, che ha omaggiato i suoi 1000GP con tuta e macchina color amaranto, esattamente la stessa tonalità utilizzata nel primo Gran Premio a Monaco nel 1950.
Una delle gare più estreme negli ultimi cinque anni che ha visto trionfare il sei volte campione del mondo Lewis Hamilton, inseguito fino all’ultimo da Bottasm, che nell’anniversario della Ferrari ha conquistato la 90° vittoria in carriera, mettendosi a meno uno dal “Re Rosso” Schumacher, ricordando ancora una volta che la fortuna nello sport può essere solo figlia del talento.