“Particolare” è l’aggettivo giusto per definire questo 2020, “particolare” come il calendario di F1 che si è dovuto adattare a dei nuovi circuiti come il Mugello, il Nurburgring e per questo weekend anche il circuito di Portimao. La F1 2020, così, ha toccato anche il Portogallo dove per altro mancava un GP dal 1996. Una pista che è ha convinto tutti già dai primi giri di prove libere del venerdì, con i piloti che non hanno sprecato un singolo minuto delle due sessioni per provare, studiare e portare a casa dati fondamentali per i loro team.
Due squadre che fino a due anni fa lottavano per il titolo mondiale si sono ritrovate a dover prendere una decisione opposta: da un lato, la Ferrari che ha portato degli aggiornamenti in pista per il terzo Gran Premio di fila per cercare di raccogliere briciole, dall’altro la Mercedes che ha deciso di sospendere gli sviluppi sulla W11, per poter, evidentemente, puntare già al 2021.
La dodicesima qualifica di questo campionato nel GP di F1 2020 in Portogallo ci ha dato delle conferme concrete sul team Rosso, pare proprio che a pochi GP dalla fine, la Ferrari abbia finalmente imboccato la giusta via per la ripresa, con il monegasco Leclerc che è riuscito a piazzare la sua SF1000 in seconda fila al fianco di Verstappen che invece sembra essere abbonato alla terza posizione. Al contrario del compagni di squadra, sembra invece che Vettel abbia letteralmente divorziato con la rossa, in quanto nonostante gli aggiornamenti, non è riuscito a qualificarsi per il Q3.
Una verità amara per il finlandese Bottas, è arrivata dopo aver ottenuto la prima posizione in tutte le sessioni di prove libere, quando si è visto sfilare la Pole Position nell’ultimo tentativo disponibile proprio dal suo compagno di squadra. Con queste premesse, e con il layout del circuito di Portimao, la domenica di gara è stata senz’altro una delle più interessanti di questo 2020.
Dopo il primo giro Kimi Raikkonen, classe 1979, ha spiazzato tutti portando la sua Alfa Romeo dalla sedicesima alla sesta posizione, ricordandoci ancora una volta quanta adrenalina possa avere un pilota quando guida, nonostante la sua età. Così come la Mclaren di Sainz si è ritrovata in prima posizione per sei giri, mantenendo dietro anche le due frecce d’argento per qualche minuto. Tutto ciò a causa di qualche goccia di pioggia che ha spiazzato tutti.
Inseguire è forse il verbo adatto per descrivere la gara delle due Ferrari e della RedBull di Verstappen. Charles Leclerc alla fine dei conti ha confermato l’affidabilità dei nuovi aggiornamenti portati in pista, mantenendo la quarta posizione. Sebastian Vettel nonostante abbia avuto ritmo per tutta la gara, ha chiuso solo in decima posizione, con la consapevolezza che questa SF1000 non sarà più un suo problema dal prossimo anno, e dunque che questi risultati siano solo figli di un rapporto che si è già frantumato da un po’ di tempo?
Niente di tutto questo riguarda però la Mercedes, che ha portato, in questo GP di F1 2020 in Portogallo, Lewis Hamilton a diventare ufficialmente il numero uno di questo sport, ottenendo la 92esima vittoria in carriera, e Valtteri Bottas arrivato secondo, ma costretto a guardare ed incassare una sconfitta morale da parte di un pilota destinato ad essere il primo di tutti nella storia della Formula Uno.