Il 55% delle aziende italiane ha subito un attacco di phishing. Dalla ricerca è emerso che gli attacchi di phishing rappresentano una vera e propria piaga nel nostro Paese, che vede più della metà delle aziende colpite contro una media del 38% a livello globale. Non stupisce quindi che le vulnerabilità maggiori in futuro, secondo i responsabili italiani, saranno gli attacchi mirati (56%) e di phishing appunto (51%).
Il 41% del campione ha ammesso, inoltre, che gli errori dei dipendenti hanno reso le aziende più vulnerabili, spingendo il 98% a organizzare dei corsi di training, percentuale seconda al mondo dopo gli Stati Uniti.
La formazione è una priorità per l’89% del campione, ma i responsabili italiani più di tutti credono che le loro contromisure tecnologiche siano sufficienti a mitigare gli errori dei dipendenti, sebbene la metà dei CISO, lotti ancora per far comprendere al business l’impatto delle minacce.
L’ultimo dato interessante mostra che il campione italiano è secondo al mondo, dietro gli Stati Uniti, nel ritenere l’intelligenza artificiale in grado di sopperire alla carenza di competenze di IT security.