Twitter ha comunicato che in questi giorni aumenterà il limite massimo dei post pubblicabili nella piattaforma con un graduale aggiornamento per il social network. Passano dunque i Tweet da 140 a 280 caratteri.
Sicuramente i 140 caratteri limitavano l’espressione di concetti da parte degli utilizzatori di Twitter costretti a rimanere nei limiti. Sinceramente a chi piace avere un limiti?
Tale limitazione ha provocato, di fatto, una diminuzione nel tempo di utenti per un loro trasferimento in favore di altri social come ad esempio Facebook.
Così Twitter con un graduale aggiornamento per il social network ha deciso di portare i Tweet da 140 a 280 caratteri.
Ma non mi soffermo solo a questo cambiamento tanto atteso e, forse, anche prevedibile ma la mia è una riflessione più ampia su come le “Aziende del web” creano servizi e prodotti con delle caratteristiche peculiari, che le rendono l’azienda unica tanto da identificarla, ma che rischiano col tempo di sancire la loro fine.
Peculiarità che diventano i loro punti di forza, abbiamo tantissimi esempi: Twitter con i 140 caratteri è il più clamoroso, blackberry con il suo tastierino, Apple con iTunes e tanti altri.
I continui cambiamenti e le innovazioni tecnologiche rendono tutto più veloce ma anche tutto più vecchio.
Le aziende e i loro manager che dovrebbero essere “visionari”, e anticipare il futuro con prodotti e servizi innovativi, si ancorano a sicurezze che sono fuori dal tempo come la tastiera del blackberry che ha decretato il fallimento della più grande azienda di cellulari per il settore business.
È giusto cambiare un’azienda? Rincorrere le innovazioni e cercare di stare al passo? Molte lo fanno e riescono a reinventarsi e innovarsi. Ma solo alcune innovano davvero anticipando i tempi indicando la strada verso il futuro, queste ultime trascinano e non si fanno trascinare, altre invece vengono solo trascinate.
Come diceva Steve Jobs: “per rendere un prodotto o un servizio vincente bisogna renderlo semplice e accessibile”. Per concludere, Twitter portando a 280 caratteri i suoi Tweet ha seguito questo semplice consiglio di buon senso, migliorando l’esperienza dell’utente che prima era obbligato a restare nei fastidiosi limiti.
Questa mossa obbligata non è innovazione o essere visionari, ma un’ammissione di colpa dei loro manager, speriamo che serva a cambiare passo.