Dopo l’enorme flop di Samsung con il problema dei Note 7 esplosivi, sembrerebbe che l’azienda abbia confermato la notizia di reinserire nel mercato smartphone Galaxy Note 7 ricondizionati
con una batteria molto più piccola che si aggira intorno ai 3200 mAh.
E’ arrivata la conferma ufficiale da parte di Samsung che introdurrà modelli ricondizionati di Note 7 in alcuni mercati che lo permetteranno.
Dopo il ritiro dal mercato di tutti i dispositivi Note 7 venduti con tanto di rimborso e del blocco totale dei dispositivi che non sono stati restituiti, questa mossa dei modelli ricondizionati servirà soprattutto a Samsung per cercare di tappare quanto possibile il buco economico subito e per restituire quel minimo di fiducia che potrebbe avere la famiglia Note.
Il primo smartphone ricondizionato è stato annunciato su un sito non ufficiale di fan della compagnia Samsung, e anche se la notizia non è ancora stata confermata ufficialmente, ecco a voi il presunto Note 7 ricondizionato:
Sottolineando che, per il momento Samsung non ha ancora confermato la notizia, sembrerebbe che il modello Samsung Galaxy Note 7 ricondizionato sarà presente nel mercato del Vietnam e in quello Indiano, avrà installato come S.O Android 7.0 Nougat e avrà la batteria con una capienza di 3200 mAh, molto ridotta in confronto al modello originale affetto dal problema alla batteria.
Anche se questa strategia di Samsung sembrerebbe molto drastica, potrebbe essere la scelta giusta per far mantenere un briciolo di credibilità alla famiglia Note e a vendere almeno in parte un dispositivo che ha richiesto molto tempo e fondi per lo sviluppo, così da continuare il percorso dei Phablet con pennetta di Samsung e chiudere la questione Note 7 con un modello che potrà essere acquistato anche se non da tutti.
Se vi siete persi la decisione finale presa da Samsung sulla vicenda, potete leggere il nostro articolo riassuntivo, inoltre nella sezione mobile ci saranno a disposizione tanti altri articoli precedenti nei quali spieghiamo i vari passaggi del ritiro dei Note 7.