Modem Libero: quanto è importante scegliere per l’utente italiano


15 Maggio 2024

Se vogliamo fare un tuffo nel passato, senza tornare indietro di troppi anni, prendiamo di riferimento l’anno 2018 quando nel settore delle telecomunicazione siamo arrivati ad un punto di svolta relativo al monopolio dei provider di connettività in merito alla gestione degli apparecchi terminali proposti agli utenti privati, nello specifico in riferimento ai modem. Tra le numerose offerte vincolati con il pagamento del modem a rate e limitazioni di sistema imposte dal provider sul modem stesso la maggior parte degli utenti si lamentava su questa imposizione forzata, alla quale non c’era soluzione alternativa.

Modem Libero

Dal 2018, in Italia con la Delibera 348/18/CONS è stata resa libera la scelta degli apparecchi terminali a valle della presa a muro, limitata però alle linee in rame e misto-rame escludendo le connessioni in fibra, perchè in quegli anni erano ancora di minore diffusione ed è bastato fornire una deroga per i modem gratuiti ai principali provider di connessione in fibra per soddisfare l’esigenza.

Dopo quasi cinque anni la situazione riguardante la scelta di un modem per le connessioni in fibra è rimasta invariata, sebbene la connessione in fibra ottica si è diffusa in rapida crescita, tanto che secondo il sondaggio italiano svolto da VKTE (Associazione dei fabbricanti di terminali di telecomunicazioni) oltre la metà dei partecipanti (59,1%) utilizza una connessione in fibra, mentre un quinto (21,8%) utilizza ancora la connessione DSL. Tra gli intervistati che utilizzano la connessione in fibra ottica, il 95% si è espresso nettamente a favore sul concetto di Modem Libero, per avere un’ampia scelta nei prodotti da utilizzare in base all’esigenze, al budget e alle preferenze senza avere alcun obbligo.

Una delle più grandi compagnie di telecomunicazioni europee, Deutsche Telemkom, si è espressa in sostegno alla libertà di scelta dei dispositivi per gli utenti finali, soprattutto per le connessioni in fibra sempre più diffuse, considerando ciò come “migliore soluzione per il cliente“. Non solo in Europa si sono espressi a favore, anche in Italia numerose aziende di telecomunicazioni tra cui quelle facenti parte dell’Associazione Italiana Internet Provider (comprendente oltre sessanta operatori nazionali) hanno ribadito che “non sussistono reali giustificazioni tecnologiche per continuare a limitare l’applicazione del modem libero sulle reti in fibra ottica, e che il superamento di tale limitazione andrebbe a favore non solo dei diritti degli utenti, ma anche del pluralismo e dell’efficienza del mercato“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *