Lost in Random è quella fiaba che da piccoli vi incuriosiva e spaventava allo stesso tempo ma non vedevate l’ora di sapere come continuava, il tutto trasformato nel mondo dei videogiochi per farvi vivere ed immedesimarvi al meglio all’interno della storia. Il nuovo titolo può essere catalogato come un action-adventure in terza persona ma quello che lo differenzia completamente dagli altri suoi simili è l’ambientazione fiabesca contornata da un’atmosfera cupa e avvolta nella nebbia proprio per evidenziare il concetto che la magia oscura ha preso il sopravvento sul regno. Il regno di Alea è sotto il controllo della Regina Strega, colei che comanda su tutti e sei i reami dopo che ha gettato nel caos l’intero mondo di Alea e aver completato un eccidio di massa di tutti i dadi magici presenti nel regno. Il suo controllo è esercitato grazie all’aiuto dell’assistente Tata Fortuna e del dado nero maledetto, ultimo dado rimasto nel mondo, che ha il compito di decidere dove mandare i bambini del regno una volta raggiunto il 12° anno di età. Il regno di Alea infatti è diviso in sei reami:Primagora, Borgodoppio, Triscordia, Quattrobische, Pentatropoli ed Sestincanto ognuno ha una struttura diversa e ha scopi diversi di lavoro, però tutti sono in funzione per far prosperare il sesto reame, quello della Regina, il reame di Sestincanto e tutti sperano che quando i loro figli raggiungono il 12° anno di età, gli esca il numero sei nel dado della Regina così da poter andare a vivere nel reame migliore.
La nostra protagonista è la bambina Even, che vive insieme alla sua famiglia e alla sorella nel reame di Primagora, la città portuale che distribuisce materie prime agli altri reami, una città piccola che apparirà come una zona di bassifondi e di povertà dedita al lavoro del porto. Il precario equilibrio della famiglia di Even viene stravolto quando la sorella Odd, dopo aver compiuto il 12° anno e aver lanciato il dado, viene portata nel reame di Sestincanto insieme alla Regina. Questa separazione ad Even non è mai piaciuta e dopo un anno dalla vicenda, i sogni di Even iniziano a farsi sempre più strani fino a che non gli entra in testa l’idea di dover andare a salvare sua sorella nel regno di Sestincanto.
Se la premessa della trama di Lost in Random al primo approccio vi sembra troppo semplice, quando comincerà il vostro viaggio e scambierete dialoghi con i vari NPC, capirete quanto è curata la storia e quante cose ci sono da capire dei vari regni e della Regina, un intreccio che si intensifica dialogo dopo dialogo e vi darà una visione completa del mondo di Alea.
L’ambientazione e la narrazione
In Lost in Random quello che salta subito all’occhio e che vi rimarrà impresso anche dopo aver finito il titolo è la qualità della direzione artistica del gioco, il team di Zonik Games è riuscito a creare il mondo di Alea in un modo unico, con una prevalenza di temi dark, dagli edifici ai vestiti dei personaggi, collegati all’atmosfera oscura data da questo cielo cupo illuminato dalle flebili luci dei lampioni che non riescono a farsi strada nella nebbia. Questa decisione dark-fantasy si accoppia molto bene con la struttura del gameplay e dei dialoghi della nostra protagonista, passeremo da semplici dialoghi di svago a domande misteriose delle quali non avremo subito una risposta, dove la protagonista si sforza nei suoi ragionamenti per cercare di trovare una spiegazione a tutto. Una componente eccezionale della narrazione è data dalla voce del narratore esterno, il quale interpreterà i pensieri di Even e spiegherà lo svolgimento della trama, una scelta quella del narratore esterno poco presente nei videogiochi ma in Lost in Random è quel particolare che riesce ad introdursi alla perfezione all’interno della trama.
Gameplay e combattimenti
Il gameplay di Lost in Random è strutturato in modo esplorativo seguendo le informazioni che ci vengono fornite dagli NPC, dunque insieme alla nostra giovane protagonista Even parleremo con gli altri personaggi nel mondo di Alea per capire come spostarci nei vari regni ed arrivare alla nostra destinazione; purtroppo una grossa mancanza del gioco è l’interazione fra gli NPC e la nostra protagonista, in quanto dopo aver interagito noi possiamo scegliere la risposta da dare ma la nostra Even non avrà nessun tipo di animazione, facendo sembrare i dialoghi a senso unico. Even durante il suo percorso per raggiungere la sorella Odd dovrà affrontare diverse sfide e nemici al servizio della Regina che vorranno ostacolare l’esito della sua missione. Per difendersi Even avrà la sua fionda con i sassi che servirà non per ferire i nemici, ma per colpire dei cristalli di energia addosso all’armatura nemica, così che una volta caduti serviranno per ricaricare ed attivare l’amico Dicey, il dado magico che è riuscito a sopravvivere allo sterminio della regina e sarà il vostro compagno di avventura. La specialità di Dicey sarà quella che una volta attivato farà entrare la protagonista nella “Dadimensione” una dimensione alternativa dove fermeremo la realtà per scegliere in base al numero che è uscito, le carte da utilizzare, così che noi possiamo scegliere la carta e il relativo bonus che più ci aggrada per il combattimento, dalle spade o lance per combattere, a trappole per il nemico oppure magie difensive o di attacco. Le carte da utilizzare nel nostro mazzo saranno trovabili durante lo svolgersi della storyline.
Seppur il combattimento con l’ausilio di queste carte potrebbe sembrare un qualcosa di troppo statico, la parte della “Dadimensione” è molto importante ma con una durata limitata alla scelta della carta, questo perchè il succo del combattimento sarà in semplice stile action dove possiamo colpire in modi diversi l’avversario con attacchi leggeri, pesanti e schivando i colpi del nemico.
Concludendo la nostra esperienza…
Lost in Random è un gioco che ha una sua identità difficilmente paragonabile ad altri titoli videoludici, il team di Zoink Games è riuscito a creare un mondo di gioco innovativo, dall’aspetto tetro e cupo ma che suscita enorme interesse sulla struttura del mondo e dell’esplorazione che il giocatore deve affrontare; la trama del gioco e la sua ambientazione sono quei punti di forza che ti invogliano a continuare per capire meglio il nesso logico della storia e vedere cosa ti aspetta, che cosa il gioco ha ancora da offrire, perchè l’immedesimazione all’interno della trama del gioco data dai momenti più frenetici e con momenti di dialoghi intensi è molto elevata e ti trascina passo dopo passo nel mondo di Alea. La casualità nel gioco è una costante che ci portiamo sempre dietro con il lancio dei dadi, una novità del settore videoludico che era già stata utilizzata in precedenza ma mai all’interno di un action-adventure, ed è proprio quella casualità che renderà il tutto più dinamico e sorprendente.
Invece il sistema di combattimento è una pecca che dopo poche ore di gioco può iniziare a stancare, forse è stata poco curata per incentivare gli altri aspetti e non ha avuto una riuscita perfetta; le carte e la casualità danno quel pizzico di imprevedibilità ma i combattimenti contro i nemici risultano abbastanza facili e troppo simili tra loro, si che cambia il nemico ma il metodo di approccio è sempre quello ed è all’interno di aree delimitate, perciò la routine di usare la fionda, lanciare il dado ed attaccare vi stancherà molto presto.
Se siete interessati all’acquisto, vi ricordiamo che Lost in Random è disponibile per PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch, Xbox One, Xbox Series X/S e PC ad un prezzo di 29,99€, lo potete trovare anche all’interno del programma EA Originals, dopo che Electronic Arts ha deciso di aggiungerlo al catalogo.