Con il giorno del 6 febbraio con il quale ricorre il Safer Internet Day, una delle principali società dedicata al mondo della sicurezza informatica, Kaspersky, vuole promuovere il tema della sicurezza online con il nuovo libro “L’alfabeto della Cybersecurity” così da sensibilizzare ed educare i più giovani sulla tematica visto che sempre più bambini e ragazzi hanno a disposizione un dispositivo che si può connettere ad internet.

L’età minima dei bambini ed i ragazzi che entrano in confidenza con il mondo digitale è in continuo ribasso, un argomento sempre al centro dell’attenzione in questi ultimi anni e che fa nascere numerose polemiche sull’utilizzo della tecnologia e sui benefici; ma senza soffermarci sul giusto o sbagliato è bene che in primis i genitori ma anche i bambini siano a conoscenza delle minacce alla sicurezza informatica che possono incontrare. Kaspersky, con l’iniziativa “L’alfabeto della Cybersecurity” ha ideato un libro illustrato, con l’aiuto degli esperti dell’azienda, per aiutare i genitori a spiegare in modo semplice e preciso gli argomenti chiave della sicurezza informatica. Pagina dopo pagina i bambini e i ragazzi potranno imparare le principali regole della sicurezza informatica, le nuove tecnologie, le minacce online e i comportamenti dei truffatori.
L’esigenza di educare i più giovani nasce anche dal fatto che i videogame sono il passatempo preferito, come individuato dalla ricerca “Tempi Digitali” realizzata da Save The Children che hanno stimato che in Italia abbiamo dei videogiocatori per il 58% bambini tra 6 e 10 anni e il 71% tra 11 e 14. Oltre al fatto che nel 2022 sono stati rilevati più di 7 milioni di attacchi ai popolari giochi per bambini, un target molto sfruttato dai criminali informatici. L’attuale preoccupazione più grande riguarda anche il fatto che i nuovi videogiochi sono quasi tutti disponibili in multigiocatore, ovvero si condivide l’esperienza di gioco con altri utenti estranei con i quali è possibile interagire via chat scritte o vocali. Questa nuova metodologia d’interazione sempre più diffusa (soprattutto nelle chat non moderate) viene sfruttata dai criminali informatici per interagire e stringere un legame con i giocatori attirandoli con regali e promesse virtuali. Una volta superato il grande scoglio, ovvero quello d’instaurare il rapporto di fiducia, tutto è in discesa perchè sarà facile indirizzare la vittima a scaricare un file malevolo oppure scoprire informazioni personali così da sfruttarle per i propri fini, infatti è essenziale che i genitori controllino le attività dei più giovani e creano una comunicazione aperta con i propri figli per sapere quello che fanno nel mondo virtuale.
Non far giocare i propri figli ai videogiochi o negargli un dispositivo tecnologico non è la soluzione, questo perchè con l’utilizzo sempre più frequente della tecnologia prima o poi questi bambini e ragazzi si confronteranno con il mondo virtuale, perciò è più corretto educarli ad un utilizzo responsabile anziché negargli qualcosa con cui prima o poi si confronteranno.
“Abituare i più piccoli a essere critici e prudenti online è fondamentale. È compito dei genitori insegnare loro le basi della sicurezza informatica per non cadere nella trappola dei cyber criminali, come ad esempio quali sono le minacce possono verificarsi durante il gioco e come proteggere correttamente i dati personali. Favorire un dialogo aperto e non noioso è sicuramente una modalità ‘educativa’ efficace e il nostro libro “L’Alfabeto della Cybersecurity di Kaspersky” nasce con questo obiettivo: aiutare i genitori a spiegare in modo semplice e divertente i concetti di base della sicurezza informatica”
Cesare D’Angelo, General Manager Italy & Mediterranean di Kaspersky.
Oltre ai videogiochi, le minacce informatiche si trovano in ogni angolo del web, un altro esempio di routine sono gli store ufficiale, che seppur monitorati possono contenere applicazioni dannose che possono iscrivere servizi a pagamento ad insaputa dell’utente, oppure scaricare malware sul dispositivo. Se negli store ufficiali grazie ad un monitoraggio in tempo reale queste applicazioni malevoli vengono individuate frequentemente, quello che preoccupa è scaricare versioni dannose di tutte quelle app di terze parti che non si trovano sullo store ufficiale. In questi casi il rischio cresce e lo conferma una ricerca di Kaspersky che ha individuato tra il 2020 e il 2022 il download di 4,8 milioni di app infette.
Una corretta educazione digitale dei più piccoli diventa fondamentale man mano che i bambini crescono e sviluppano una maggiore consapevolezza di sé, inclusa quella del proprio spazio personale, della privacy e dei dati sensibili, sia offline che online. Per questo motivo i genitori devono essere in grado di discutere dell’esperienza online dei propri figli e dell’importanza delle app di parental control per la sicurezza online nel rispetto dello spazio personale del bambino. Ciò comporta la definizione di confini e aspettative chiare, discutendo con il bambino le ragioni dell’utilizzo dell’app.
Il libro “L‘alfabeto della Cybersecurity” di Kaspersky può essere scaricato gratuitamente in versione PDF tramite questo link.