Kaspersky: le aziende italiane non sono pronte per ChatGPT


31 Luglio 2023

Kaspersky, azienda leader globale nel campo della cybersecurity e digital privacy, ha svolto una nuova ricerca per fare il punto della situazione sulla conoscenza che hanno le aziende italiane su ChatGPT, la nuova intelligenza artificiale che sta’ prendendo sempre più campo grazie alle sue funzionalità e potenzialità. La ricerca si basava su 1.000 dipendenti italiani tra i 18 e i 55 anni, ai quali sono state effettuate delle domande di diversa natura legate appunto al mondo di ChatGPT, alla sua conoscenza, all’utilizzo e agli eventuali rischi.

Kaspersky, ChatGPT

“ChatGPT, alleato o nemico in ambito lavorativo?”

Innanzitutto partiamo con un’infarinatura veloce sull’argomento, ChatGPT è un’intelligenza artificiale che sfrutta un modello linguistico alimentato dall’IA. Questo nuovo strumento è diventato famoso in pochissimo tempo perchè permette di avere a disposizione un software dalle immense capacità, tanto che viene spesso sfruttato molto spesso in ambito aziendale ma, per una corretta gestione di ogni nuovo prodotto, bisogna avere la giusta conoscenza di quello che si sta’ utilizzano e dei rischi di privacy legati ad un uso improprio.

“Gli sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale sono stati estremamente rapidi e ChatGPT è diventato virale in pochissimo tempo, tutti volevano capire come funzionasse e provarne le funzionalità. La nostra ricerca dimostra come le aziende non siano ancora pronte per sfruttare le potenzialità di questa nuova tecnologia perché i dipendenti prendono con troppa leggerezza la condivisione di dati e informazioni sensibili così come la veridicità dei contenuti e i dirigenti non hanno la piena visibilità su come vengano utilizzati gli strumenti di AI all’interno dell’azienda e mancano regole e linee guida chiare e definite. Questa combinazione è molto pericolosa ed espone le aziende a grandi problemi legati alla privacy dei dati e alla verifica dei contenuti”,

Cesare D’Angelo, General Manager Italy & Mediterranean, Kaspersky.

La ricerca di Kaspersky sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale ed in particolar modo di ChatGPT, rivela che il 53% delle persone considera di utilizzarla in ambito aziendale, ma solo il 10% lo fa attualmente. Circa la metà ritiene che ChatGPT sia utile per creare, revisionare e tradurre testi, e per prendere appunti durante le riunioni. Molte aziende non hanno linee guida per l’uso dell’IA (60%), e molti dirigenti (57%) non ne sono a conoscenza. La maggioranza nasconde l’uso di strumenti di IA ai colleghi (77%). Solo il 13% sa come funziona l’elaborazione delle informazioni da ChatGPT, mentre il 44% ha solo una vaga idea e il 43% non sa nulla. Preoccupante è che il 50% condivide dati sensibili con la tecnologia, e il 30% lo fa senza anonimizzarli, mettendo a rischio privacy e sicurezza. Infine, il 49% è disposto a utilizzare le risposte ottenute dall’IA senza verificarne l’accuratezza.

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