Kaspersky ha collaborato in Synergia II, l’operazione internazione di INTERPOL contro le minacce informatiche


14 Novembre 2024

Il crimine non dorme mai non è solo una famosa citazione, molto spesso è la realtà dei fatti e il cybercrime non è da meno. Con il progresso tecnologico in continuo aumento, anche la criminalità organizzata ne usufruisce per i propri scopi non così etici e viene sfruttato per mantenere rapporti e scambi transnazionali con metodologie tecnologiche innovative ed efficaci. Per cercare di contrastare ove possibile questa ramificazione della criminalità organizzata, dal 2023 INTERPOL(Organizzazione internazionale della Polizia Criminale) ha dato il via “all’Operazione Synergia” volta all’eliminazione delle infrastrutture malevole coinvolte in attacchi di phishing, malware e ransomware. Recentemente, questa operazione ha avuto una seconda fase denominata “Operazione Synergia II” nella quale una delle principali aziende globali di sicurezza informatica, Kaspersky, ha collaborato per contrastare il cybercrime.

Synergia II, Kaspersky

“Kaspersky è lieta di poter contribuire a iniziative che coinvolgono più soggetti per combattere il crimine informatico a livello internazionale. La collaborazione tra aziende private e forze dell’ordine non solo rafforza le difese informatiche dei Paesi coinvolti, ma svolge anche un ruolo cruciale nel rafforzare le capacità di resilienza informatica internazionale. Grazie a questa partnership, stiamo migliorando gli standard di cybersecurity e creando un progetto per un panorama digitale più sicuro a livello mondiale”
Yuliya Shlychkova, Vice-President of Public Affairs di Kaspersky. 

Operazione Synergia II” si è sviluppata partendo dai risultati ottenuti con la conclusione della prima fase e tra agosto e aprile 2024 si è provveduto all’esecuzione della seconda fase che ha coinvolto i Paesi di Europa, Africa e alcuni appartenenti all’area APAC (Asia-Pacifico). Kaspersky ha contribuito nell’operazione condividendo informazioni rilevanti riguardo i server di comando e controllo malevoli, i server malware e gli host infetti riconducibili alla distribuzione di malware IoT in diversi Paesi, oltre alla condivisione con INTERPOL dei dati associati alle botnet. L’operazione ha portato all’identificazione di circa 30.000 indirizzi IP e server sospetti legati a minacce informatiche, di cui oltre il 75% è stato bloccato con successo. Inoltre, le forze dell’ordine hanno sequestrato 59 server e 43 dispositivi elettronici, tra PC, smartphone e hard disk, utilizzati per le attività cybercriminali.
Di seguito riportiamo i principali risultati dell’operazione Synergia II:

  • Hong Kong (Cina) – Disattivati 1.037 server collegati a servizi malevoli.
  • Mongolia – Effettuate 21 perquisizioni domiciliari, il sequestro di un server e l’identificazione di 93 persone collegate ad attività cybercriminali.
  • Macao (Cina) – Le autorità hanno messo offline 291 server.
  • Madagascar – Identificati 11 individui che avevano legami con server illegali e sequestrati 11 dispositivi per ulteriori indagini.
  • Estonia – Sequestrati più di 80 GB di dati dei server e attualmente le autorità stanno collaborando con l’INTERPOL per ulteriori analisi dei dati legati al phishing e al banking malware.

“La presenza globale della criminalità informatica richiede una risposta a livello internazionale, come dimostra il sostegno che i Paesi membri hanno fornito all’Operazione Synergia II. Insieme, non solo abbiamo smantellato le infrastrutture malevole, ma abbiamo anche evitato centinaia di migliaia di potenziali vittime. INTERPOL è orgogliosa di riunire un team eterogeneo di Paesi membri per combattere questa minaccia in continua evoluzione e rendere il nostro mondo un posto più sicuro”.
Neal Jetton, Cybercrime Directorate Director di INTERPOL.

Kaspersky ha contribuito attivamente alle operazioni dell’INTERPOL, di recente l’azienda ha contribuito a contrastare gli schemi fraudolenti relativi ai Giochi Olimpici estivi del 2024. La cooperazione di Kaspersky con le forze dell’ordine internazionali sottolinea il suo impegno a combattere le minacce informatiche in modo collaborativo e responsabile.

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