IT-Alert: iniziano i test del nuovo sistema di allarme nazionale


27 Giugno 2023

Quando si parla di grosse calamità naturali e di pericolose problematiche per la salute pubblica, soprattutto in alcuni paesi Europei e negli Stati Uniti, vengono mostrati dei messaggi di allarme negli smartphone che segnalano alle persone interessate di rimanere in casa, di evitare determinate zone della città e quant’altro. In Italia questo sistema prende il nome di IT-alert e altro non è che un sistema di allarme pubblico nazionale capace di informare, attraverso lo smartphone, l’intera popolazione del Paese oppure tutti gli abitanti della porzione di territorio interessato.

Sebbene i primi test del sistema IT-alert sono stati condotti nell’esercitazione di protezione civile “Vulcano 2022” e “Sisma dello Stretto 2022” avvenute lo scorso anno, da domani 28 giugno 2023 iniziano i primi test regionali partendo dalla Toscana. A seguire il 30 giugno con la Sardegna, il 5 luglio in Sicilia, il 7 luglio in Calabria e il 10 luglio in Emilia-Romagna.

L’obiettivo di questa sperimentazione è di vedere l’efficacia del nuovo sistema IT-alert e provarlo regione dopo regione così da sistemare le problematiche strada facendo. A seconda del progetto, i test di sperimentazione dovrebbero terminare entro febbraio 2024, ma bisognerà vedere l’esito di ognuno.

Il funzionamento di IT-Alert

Il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale diramerà un messaggio di testo a tutti i cellulari che sono attivi nell’area geografica interessata, il possessore riceverà sotto forma di notifica, con un segnale sonoro diverso dagli altri toni dello smartphone, che lo avviserà immediatamente. La tecnologia alla base di IT-alert si chiama “cell broadcast“, che permette di inviare una vastissima quantità di messaggi a un gruppo di celle telefoniche che si trovano nella stessa area geografica o nelle vicinanze di essa. Questa tecnologia, seppur molto efficace ha alcune limitazioni: in caso di mancanza di segnale il messaggio potrebbe non essere recapitato, potrebbero ricevere avvisi d’emergenza anche smartphone che si trovano fuori dall’area del pericolo imminente e se è impostata la modalità silenziosa, soprattutto nei sistemi operativi più datati, la notifica potrebbe non suonare.

Il servizio consultabile interamente in questo sito, rispetta lo standard internazionale CAP (Common Alerting Protocol) così da garantire una completa compatibilità con gli altri sistemi internazionali del settore. I casi principali per cui verrà utilizzato inizialmente il nuovo IT-alert sono:

  • Precipitazioni intense
  • Maremoto
  • Attività vulcanica
  • Incidenti nucleari ed allarmi radiologici
  • Collasso di una diga
  • Incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105

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