Kaspersky e INTERPOL sono riusciti a stabilire un nuovo contratto di collaborazione condividendo così informazioni sensibili su attacchi hacker, intanto le accuse da parte
del governo Statunitense non sembrano cessare.
In un periodo difficile, l’azienda Kaspersky è riuscita a portare a termine un contratto di collaborazione con INTERPOL, con il quale hanno stipulato un aiuto reciproco e una condivisione dei dati per cercare di prevenire attacchi informatici e lavorare con più informazioni intorno ad alcuni casi di criminalità informatica nei quali sta investigando INTERPOL.
In passato, INTERPOL e l’azienda Russa hanno collaborato sempre per lavorare su alcuni casi delicati di criminalità informatica e per smantellare servizi illegali online oppure botnet di varie entità, così ancora una volta le due aziende si ritrovano in accordo per effettuare un altra collaborazione.
Dopo la vicenda riguardante il furto di dati all’NSA per una falla nel sistema antivirus Kaspersky nella quale vede coinvolta l’azienda Kaspersky, accusata dagli Stati Uniti e dai servizi segreti Israeliani per una possibile collaborazione con il governo di Mosca con fine di spiare il governo Americano e portare a termine attacchi informatici atti a rubare dati sensibili, questa nuova collaborazione con INTERPOL potrebbe essere una boccata di aria fresca, soprattutto per risollevare la credibilità dell’azienda Russa nel campo della sicurezza informatica.
Anche se i servizi segreti Israeliani e il governo degli Stati Uniti non sono riusciti a confermare la teoria di questa collaborazione, tutti i dispositivi governativi Americani hanno deciso di eliminare i software di sicurezza Kaspersky dai propri dispositivi sia per lavoro che per uso personale così da sventare ogni possibile dubbio e di certo questa mossa ha danneggiato non solo economicamente la società Kaspersky ma anche la loro fiducia, creando non pochi problemi anche con altri clienti.
“Non abbiamo nulla da nascondere, con queste azioni, potremo superare la diffidenza e supportare il nostro impegno alla protezione delle persone in qualunque Stato sul pianeta.
Dobbiamo ristabilire un rapporto di fiducia nelle relazioni con le imprese, i governi e i cittadini”
Queste le parole dell’amministratore delegato di Kaspersky, Evgenij Kaspersky; il quale per ristabilire questo rapporto di fiducia ha fatto sapere che l’azienda entro il 2020 aprirà tre centri di trasparenza nel mondo, collocati in Asia, Europa e Stati Uniti.
Visto che l’azienda Russa continua a negare questa presunta collaborazione con il governo, per mostrare ciò ha deciso di aumentare il premio in dollari del programma di ricompense per la segnalazione dei bug da 5.000$ fino a 100.000$, così da spronare gli esperti del settore e gli hacker a scavare ancora più a fondo nei propri software e garantire una maggiore sicurezza.
Inoltre l’azienda Kaspersky ha fatto sapere che nel primo trimestre del 2018 renderà accessibile a tutti i governi che lo richiederanno il codice sorgente del loro software ed inoltre farà controllare il codice sorgente attuale da tre diversi enti indipendenti per sventare ogni tipo possibile di accusa di collaborazione con altri governi e riacquistare quella fama che ha perso.
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