Il nuovo approccio alla programmazione, nocode, sviluppare senza codice


5 Novembre 2021
Il nuovo approccio alla programmazione, nocode, sviluppare senza codice

Più si va avanti, più l’hi-tech fornisce delle soluzioni che permettono a chiunque di approcciare a settori e operazioni che altrimenti richiederebbero grandi competenze. La programmazione informatica ad esempio è un settore in costante aggiornamento che richiede grandi competenze, è nata però la filosofia del nocode che consente di sviluppare senza codice ma con applicativi intuitivi.

programmazione nocode

Una panoramica sull’approccio nocode

La filosofia “senza codice” si spiega da sola, dato che prevede l’utilizzo di tool che danno la possibilità di programmare senza scrivere una sola riga di codice. I vantaggi sono diversi, per le aziende, ad esempio, che potranno liberare la loro innovazione, sino ad arrivare agli utenti stessi. Quali sono i vantaggi per le aziende? Il poter concentrare le risorse IT nella programmazione degli applicativi che ancora non possono essere approcciati con la filosofia del nocode.

In secondo luogo, è opportuno sottolineare le differenze con il cosiddetto low code: in questo caso infatti, pur essendo semplificate le procedure di programmazione, serve comunque una conoscenza basica dei codici e del loro funzionamento. Può sembrare una piccola differenza, ma in realtà appare cruciale, in quanto alza comunque una barriera d’ingresso nei confronti degli utenti che realmente non conoscono in alcun modo il funzionamento della programmazione. Di contro, non tutte le interfacce no code saranno accessibili per chiunque: per programmare soluzioni complesse senza codice, infatti, potrebbero servire dei tool ugualmente difficili da gestire.

Altre informazioni utili da conoscere

Già oggi sono presenti diversi applicativi che consentono di programmare senza codice. Nel campo del web design, per fare un esempio, esistono builders visuali come Divi ed Elementor per la realizzazione dei siti. Se si parla di piattaforme, ecco Scapic e Webflow, insieme a MailChimp per il marketing.

Occorre però ricordare un fattore: per stare al passo con i tempi e partire da solide basi teoriche, è importante formarsi attraverso percorsi di studio specifici per chi si avvicina al mondo della programmazione. Si parla ad esempio del corso da sviluppatore web di Epicode, per citare un’opzione, che rappresenta una buona opportunità di apprendimento anche per chi non ha conseguito un diploma o una laurea, ma vorrebbe comunque affermarsi nel settore del digitale.

Anche se in futuro l’approccio del nocode diventerà sempre più agile e semplice, serviranno comunque delle competenze di settore. Chi le padroneggerà sarà avanti rispetto agli altri, e di conseguenza otterrà maggiori opportunità di lavoro, magari per realizzare questa tipologia di piattaforme.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *