Per celebrare il World Password Day 2023 anche HMD Global, così come Sababa Security con i password manager, ha voluto offrire a tutti i possessore di uno smartphone sei consigli di sicurezza per fare la sua parte nella sensibilizzazione verso il tema della sicurezza digitale. In un periodo storico che, spinto dalla pandemia, la sicurezza informatica è diventano un elemento al centro dell’attenzione dopo il continuo aumento degli attacchi informatici con il netto incremento di attacchi ransomware aventi come target numerose aziende italiane, oltre alla sicurezza digitale è importante tenere al sicuro lo smartphone, uno di quei dispositivi che è diventato indispensabile nella quotidianità di ogni individuo, utilizzato sia per svago che per questioni lavorative. Gli smartphone ormai sono diventati anche il contenitore principale della nostra vita, all’interno custodiamo messaggi importanti, fotografia di ogni momento della nostra quotidianità e numerosi dati sensibili come possono essere informazioni bancarie per accedere ai nostri risparmi. Perciò il team di HMD Global ha voluto indicare delle linee guida espresse in 6 differenti punti per aumentare la sicurezza del nostro smartphone.
Inserire un PIN sulla SIM
Anche se ormai siamo abituati a tenere sempre lo smartphone acceso e dunque ci dimenticheremo facilmente il PIN della scheda SIM tanto che molto spesso si cerca di rimuoverlo completamente, questo fastidioso PIN è proprio uno di quegli elementi essenziali per una maggiore sicurezza. In caso di furto, se qualcuno vuole trasferire la nostra SIM in un altro smartphone così da fingersi noi o comunque usare il nostro numero per scopi non benevoli, il PIN impedirà di eseguire qualsiasi altra azione con la nostra scheda SIM.
Backup regolari
I backup regolari sono un ottimo strumento che non garantisce una maggior protezione ma permette di riuscire a recuperare tutti (o per lo meno la maggior parte) dei file che utilizavamo prima di diventare le vittime di un attacco informatico. Grazie ai backup, anche se a causa di un attacco perdiamo l’accesso alle foto, app o contatti, con pochi click possiamo ripristinarli nel nostro dispositivo. Gli strumenti più famosi per effettuare i backup sono: Google Drive per gli utenti Android e iCloud per Apple.
Scegliere un PIN complesso
Sappiamo tutti che alcuni dei codici di accesso più utilizzati sono “123456” oppure “password“, semplici da ricordare e rapidi da digitare per un accesso veloce al servizio richiesto, ma la loro sicurezza è estremamente limitata perchè facili da indovinare. Perciò per impostare un PIN sicuro è opportuno scegliere una sequenza di numeri mista con una lunghezza minima di sei caratteri numerici, evitando di utilizzare date per noi importanti che sono facilmente indovinabili dopo un’accurata ricerca di ingegneria sociale. Mentre per le password alfanumeriche è necessario un minimo di 8 caratteri conteneti lettere minuscole, maiuscole, numeri e almeno un carattere speciale. Con lo sviluppo delle tecnologie, validi strumenti di protezione sono le autenticazioni biometriche tanto che vengono utilizzate anche sulle applicazioni bancarie, come il riconoscimento del viso oppure l’impronta digitale.
Installare gli aggiornamenti di sicurezza
Gli aggiornamenti di sicurezza vengono rilasciati dal team di sviluppatori quando dopo accurate indagini oppure dopo il presentarsi di una violazione, viene trovata una soluzione software che và a risolvere i problemi noti. Quando un malintenzionato scopre una falla nel sistema da poter sfruttare, o un problema di progettazione, è possibile che quest’informazione venga condivisa con altri del settore diventando così un problema comune per tutti quegli utenti che utilizzano quel determinato servizio. Per fermare questo pericoloso effetto a catena, il metodo più rapido per gli sviluppatori è quello di rilasciare un aggiornamento di sicurezza e mantenere così il dispositivo o il software aggiornato con inclusa la risoluzione dei problemi noti.
Salvare l’IMEI dello smartphone
Il codice IMEI dello smartphone è quel codice univoco che identifica ogni singolo prodotto, se in nostro possesso e confrontato con quello sul dispositivo, permette di testimoniare che lo smartphone è effettivamente il nostro così da recuperarlo magari in seguito ad un ritrovamento da parte delle forze dell’ordine.
“Trova il mio dispositivo”
L’ultimo consiglio che il team di HMD Global vuole offrire agli utenti è quello di utilizzare la funzionalità “Trova il mio dispositivo“, una funzionalità che nei dispositvi Android, dopo aver inserito un account Google, viene avviata automaticamente così da aver accesso alla posizione dello smartphone anche da remoto. Questa funzionalità risulterà molto utile nel caso in cui quando tornate a casa non riuscite più a trovare lo smartphone nelle vostre tasche e tramite la geolocalizzazione potete vedere dove si trova.