I “collaborative robot”: cosa sono, come conviverci e quale evoluzione


I “collaborative robot”: cosa sono, come conviverci e quale evoluzione

Conosciuti anche come co-robot, o più semplicemente come robot collaborativi (collaborative robot), i cobot sono strumenti che interagiscono con i dipendenti all’interno dell’azienda.

collaborative robot

Il rinascimento che stiamo vivendo nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI) e nelle diverse forme di Machine Learning (ML) ha dato origine alla discussione su come il business si evolverà nel futuro immediato. Oggi l’AI comincia a trovare delle applicazioni nel mondo reale e per questo dobbiamo necessariamente diventare famigliari con nuovi termini. Una delle novità più in voga in questo momento nell’industria tecnologica è la nozione di “cobot”, ovvero l’abbreviazione di robot collaborativi (collaborative robot). 

I cobot si presentano in svariate forme. Alcuni sono dei semplici robot aiutanti software-based, che potremmo immaginare come delle sofisticate estensioni di chatbot o assistenti virtuali. Altri possono avere una forma fisica, come bracci robotici, esoscheletri o macchine intelligenti. In certi casi possiamo trovare un mix intelligente di entrambe le categorie.

Possiamo pensare ai cobot come ai nostri nuovi compagni d’ufficio e dobbiamo abituarci all’idea di lavorare a stretto contatto con macchine intelligenti, in un futuro molto prossimo.

I cobot e i workflow digitali globali

Nel momento in cui i cobot cominciano a occuparsi delle attvità ripetitive, dobbiamo pensare a come le persone coesisteranno in un nuovo mondo di controlli automatizzati che guidano i workflow digitali e come alla fine implementeremo questi dispositivi nei luoghi di lavoro.

collaborative robot

Con un cobot come nostro nuovo compagno d’ufficio, possiamo iniziare a pensare al luogo di lavoro da una prospettiva diversa. Siamo tutti abituati a verificare le agende nei luoghi di lavoro, ma con i cobot il software stesso sarà in grado di elaborare matrici di funzionalità cross-team che superano di gran lunga i confini dell’ufficio fisico. Per esempio, le attività di un membro del team in India possono essere automaticamente riflesse nelle agende in Italia, in tempo quasi reale. I cobot non dormono e questo abilita un nuovo workflow digitale globale.

I cobot e l’automazione intelligente 

Con la tecnologia cobot che si sviluppa velocemente, saremo in grado di capire meglio la transizione da una Robotic Process Automation (RPA), che ci permette ad esempio di programmare il riscaldamento in casa in base a criteri definiti, a una Intelligent Robotic Process Automation (IRPA o IPA), che programma in autonomia basandosi sui modelli osservati, per migliorare l’efficienza e l’utilizzo. I cobot hanno l’IRPA nel loro DNA sin dalla nascita.  

Siamo in un momento cuspide per molte tecnologie, percepite oggi come poco più che giocattoli, come ad esempio le auto a guida autonoma. In una decina di anni i cobot e gli assistenti intelligenti saranno lo standard, nello stesso modo in cui si è passati dal leggere una mappa ad orientarsi con il GPS.

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