Huawei presenta il suo nuovo sistema operativo: HarmonyOS. Sistema operativo molto atteso e tanto discusso in questi mesi di dubbie verità. La casa di Shenzhen ha puntato in alto sviluppando un OS che sarà in grado di adattarsi a più dispositivi come wearable, smart speaker, sistemi automotive, servizi Huawei Vision e ovviamente smartphone.
Stiamo entrando in un’era in cui le persone si aspettano un’esperienza olistica intelligente attraverso tutti i dispositivi e gli scenari. A supporto di ciò, abbiamo ritenuto importante disporre di un sistema operativo con funzionalità multipiattaforma migliorate. Avevamo bisogno di un sistema operativo che supportasse tutti gli scenari, che potesse essere utilizzato su un’ampia gamma di dispositivi e piattaforme e che potesse soddisfare la domanda dei consumatori di bassa latenza e sicurezza.
Richard Yu, CEO della divisione Consumer Business Group
HarmonyOS è basato su un nuovo microkernel, definito dallo stesso Yu come “completamente diverso da Android e iOS“, un sistema open source sicuro e affidabile con un’esperienza d’uso unica. Buona notizia anche per gli sviluppatori ai quali basterà realizzare una sola volta le applicazioni e poi ci penserà la flessibilità di HarmonyOS ad adattarle ai vari dispositivi dell’ecosistema.
Inoltre non dovranno rifare tutto da zero, poichè è stata confermata la compatibilità con le applicazioni Android: “Per migrare un’App dal sistema del robottino ad HarmonyOS basteranno solo 2 giorni”.
Per Huawei conta prima di tutto l’esperienza d’uso, quindi parliamo di un sistema operativo capace di offrire un ambiente che sia uguale per tutti i dispositivi compatibili. Utilizzare un’applicazione su uno smartphone o su uno smartwatch sarà quasi la stessa cosa. Alla base di ciò, troviamo quello che Huawei chiama “distributed architecture“ e “distributed virtual bus technology“, di questo sapremo di più nei prossimi giorni.
Altro punto fondamentale è la “rapidità di esecuzione” dove il “Deterministic Latency Engine” fornirà priorità ai task e metterà a disposizione di quelle principali più risorse. Con questo sistema aumentano di molto le Inter Process Communication (IPC), con un’efficienza superiore di 5 volte rispetti agli attuali sistemi.
Inoltre vi è l’architettura Microkernel che come detto ad inizio articolo promette massima sicurezza e bassa latenza.
Ovviamente lo sviluppo è iniziato diversi anni fa, infatti Huawei dichiara che il primo Harmony Kernel 1.0 fù pronto nel 2017, mentre la roadmap parte ufficialmente oggi, 9 agosto 2019, con HarmonyOS 1.0.
Per vedere il sistema operativo sui nuovi PC, notebook e smartwatch, dovremo attendere il 2020 con la nuova release HarmonyOS 2.0. Seguiranno poi gli speaker con l’anno seguente con la versione 3.0.
Huawei sembrerebbe davvero in grado di avere tra le mani qualcosa che si distacchi dall’ecosistema Android e che abbia ufficialmente lanciato la sfida ad Apple e Google.