Poche ore fa si è consumato un enorme disastro, sulla A10 un ponte a Genova è crollato causando decine di morti e feriti, la tecnologia come può influire in questi campi e evitare disastri come questi?

Non è ancora chiara la causa del crollo sull’A10 del ponte a Genova ma facendo un discorso generico, la grande innovazione tecnologica può aiutarci a prevenire disastri di questo tipo?
Ebbene la risposta è Si!
Ci viene incontro l’Internet of Things (IoT). Quest’ultimo non è altro che l’internet delle cose, un insieme di apparecchiature che rendono intelligenti e connessi oggetti, come ad esempio una persona con un impianto di monitoraggio cardiaco o un’automobile che ha sensori integrati per avvisare il conducente quando la pressione dei pneumatici è bassa e molto altro. Apparecchiature che sono capaci di migliorare non solo il vivere quotidiano ma anche la sicurezza delle opere che ci stanno attorno.

L’innovazione tecnologica ha dato vita a innovativi sensori che ampliano le potenzialità dell’IoT, già in fase di industrializzazione, ad elevata affidabilità nel tempo, che permetteranno monitoraggi su larga scala. Al momento in sperimentazione su ponti, gallerie, dighe ed edifici di varia tipologia.
Questi sensori non fanno altro che rilevare vibrazioni, deformazioni e tensioni delle strutture tramite inclinazioni, temperatura, ecc e vengono trasformati in dati.
Questi dati valutati in sinergia consentiranno di definire con precisione lo stato di salute e l’integrità di una struttura a distanza e con grande risoluzione, grazie al numero di sensori dispiegati e gli eventuali interventi da programmare.

Purtroppo questo tipo di tecnologie nonostante il costo non molto elevato è attivo ancora in pochissime strutture.
Tutto ciò è a disposizione dell’uomo per cercare di prevenire disastri come quello accaduto oggi e i dati che i sensori rilevano ogni giorno, mai uguali, ci aiutano a renderci conto che tutto muta nel tempo e ha bisogno di un controllo continuo.