Scoperta grave falla di sicurezza nei processori Intel, Amd e Arm, che mette in pericolo i dati di tutti gli utenti.
Poco prima della fine del 2017 dei ricercatori di Google Project Zero hanno trovato una falla nel sistema di sicurezza delle più grandi case produttrici di processori: “Intel, Amd e Arm“, che espone noi utenti al rischio di furto di password e altri dati; i suddetti ricercatori una volta identificato il problema si sono subito precipitati ad informare le case produttrici (Microsoft, Apple, Linux).
![Falla di sicurezza nei processori Intel](http://tuttoinformatico.com/wp-content/uploads/2018/01/falla-di-sicurezza-nei-processori-intel-amd-e-arm-dati-in-pericolo-2.jpg)
La prima falla scoperta in questi sistemi è stata proprio “Meltdown”, rispetto alla seconda questa è più singolare e si abbatte principalmente su Intel, è stata scoperta da 3 team di ricercatori, tra i quali: “il Politecnico austriaco di Graz, la società tedesca di sicurezza informatica Cerberus e il Project Zero di Google”; questa falla ha fatto incorrere in molti discussioni, per via delle azioni vendute da Brian Krzanich (si pensa che lui ne fosse già al corrente del problema prima di venderle).
La seconda falla in questo caso invece si dirama in tutte e tre le case più importanti (Intel, Amd,Arm) è stata scoperta dal team di ricerca di Google ed è stato soprannominato Spectre, a differenza della prima questa si dirama non solo in pc e server, ma in questo caso anche in smartphone tomtom e tanto altro.
In sostanza il problema nasce dalla Funzione di questi processori, nel ricordare le azioni dell’utente, identificando quando stia per ripetersi per poi caricarla qualche attimo prima, velocizzando i tempi, ma proprio per via della funzione “Esecuzione Speculativa” è possibile accedervi e mettere a rischio i nostri dati; per fronteggiare al problema, la Microsoft ha rilasciato un aggiornamento per la versione di windows 10, mentre per i sistemi più anziani, il rilascio sarà per il 9 gennaio, mentre invece per la controparte Apple è stato rilasciato un aggiornamento di MacOS(10.13.2) che verrà modificato e reso più stabile con il 10.3.3.