The Great War: Western Front – Recensione – La guerra di trincea come non l’avete mai vissuta


La fine di marzo è stato il mese in cui è uscito uno di quei videogiochi unici nel suo genere, un RTS a turni così immensamente enorme e strutturato nei minimi dettagli per far rivivere ai giocatori, attraverso uno schermo, l’estenuante scenografia e strategia che c’è stata dietro la Prima Guerra Mondiale dal 1914 al 1918, un periodo buio della storia mondiale che ha portato ad un alto numero di morti tra i soldati a causa della guerra di trincea. Frontier Foundry e Petroglyph con The Great War: Western Front sono riusciti a creare un prodotto videoludico che riesce a far immedesimare il giocatore in questa drammatica epoca, il quale dovrà gestire non solo il lato più cruento della vera e propria battaglia sul campo, ma anche un aspetto più strategico e mentale che sarà fondamentale per avere la meglio sugli avversari. Entriamo più nel dettaglio di questo immenso videogioco anche se le emozioni che restituisce potranno essere solamente provate quando premerete il tasto “Play”.

The Great War: Western Front

Il primo passo: strategie e rinforzi nella mappa del mondo

All’inizio di ogni modalità, prima di passare alla parte più attiva dove aprire il fuoco a volontà, bisognerà gestire al meglio la strategia e la logistica del fronte. La mappa del mondo è una vera e propria scacchiera in The Great War: Western Front, da qui partirà tutto: bisognerà gestire i rinforzi, dispiegarli nei vari territori, pensare alle mosse future ma soprattutto a quello che potrebbe fare l’avversario. In base alla scelta della fazione, che siano le Forze Alleate oppure le Potenze Centrali, ci saranno diversi punti di spiegamento dei rinforzi in base alla loro nazionalità. I comandi per lo spostamento dei rinforzi per fortuna in questo RTS sono molto semplici, il classico punta e clicca perchè dovremo concentrarci ed impegnarci in modo astuto sulla gestione del fronte di combattimento. Ogni mossa che effettueremo nel turno e nella battaglia richiederà un costo o di oro o di rifornimenti, anche per attivare diverse abilità nei territori in nostro possesso: dal controspionaggio per evitare di mostrare le nostre mosse all’avversario, allo spionaggio diretto del loro territorio per vedere come stanno gestendo i rifornimenti, per poi passare ad abilità più passive che aumenteranno le statistiche di determinati aspetti di gioco. L’albero di ricerca è un altro elemento chiave per il futuro del contrasto mondiale; diviso in 6 diverse ramificazioni principali per categoria, avremo una vastità di aspetti da sbloccare per potenziare la fanteria, migliorare l’efficacia delle trincee e delle altre strutture difensive, ottenere informazioni più dettagliate dallo spionaggio e tante altre ricerche da sbloccare. L’albero di ricerca sarà molto utile dopo che ci siamo fatti un’idea ben chiara di come agire nel conflitto, perchè come se fosse una build del nostro personaggio, dovremo assegnare i punti ricerca a quelle nuove ricerche che rispecchiano maggiormente il nostro stile di gioco e come ci comportiamo ad ogni conflitto, una caratteristica che renderà ogni giocatore unico non solo nello stile di gioco ma nelle statistiche e nelle potenzialità di tutto il suo esercito.

Conquistare i territori e ridisegnare il fronte del combattimento per cercare di raggiungere il Quartier Generale avversario non sarà così facile, proprio perchè la vittoria di un conflitto farà solo perdere una stella al territorio attaccato e potremmo entrarne in possesso solo quando le stelle raggiungeranno lo zero. Ogni conflitto, vinto o perso abbasserà il morale della regione perchè i soldati subiranno un affaticamento da battaglia che li renderà meno efficienti e più propensi ad arrendersi quando la situazione diventa difficile. Un altro elemento fondamentale di The Great War: Western Front è come hanno ideato l’azione della ritirata dopo una perdita di territorio; le truppe potranno ritirarsi nella zona adiacente ma l’artiglieria verrà abbandonata sul campo di battaglia e finirà per essere distrutta vista l’impossibilità di spostarla, inoltre in base a determinate ricerche si potrà decidere di distruggere anche tutti gli edifici costruiti su quel territorio così da non far finire in mano nemica tutti gli sforzi fatti e attribuirgli un vantaggio. Una volta che abbiamo pianificato i possibili attacchi e rinforzato i punti più deboli per evitare di perdere territorio facilmente, potremo decidere se procedere all’attacco oppure andare a concludere il turno e aspettare le mosse dell’avversario.

Si entra in battaglia: difendere e attaccare a volontà ma con lucidità

Se pensate di ritrovarvi in un qualsiasi gioco di guerra pronti per buttarvi nella mischia per sparare, lasciatevi dire che su The Great War: Western Front non andrete molto lontano. Che sia un attacco o una difesa, il campo di battaglia è quella porzione di territorio che va studiato e compreso per cercare di interpretare un possibile svolgimento del conflitto. Prima di iniziare la battaglia nel ruolo di Comandante di Teatro potremo pianificare qualsiasi dettaglio nella nostra porzione di territorio spendendo i rifornimenti a disposizione. Potremo scegliere come aggiungere o modificare le trincee, potenziarle scegliendone la tipologia, pianificare la posizione dell’artiglieria in modo che copre l’avanzata o le postazioni più pericolose, dispiegare le truppe a disposizione nelle varie trincee, gli strumenti di supporto da posizionare come filo spinato, mitragliatrici e quant’altro. Da qui nascerà la pianificazione del piano d’azione, un aspetto fondamentale per l’esito della battaglia, qualsiasi trappola o posizionamento di trincea può essere l’elemento chiave per ribaltare una situazione difficile o per rendere inespugnabile quel settore di territorio. Per bilanciare il gioco però, il team di sviluppo ha ben pensato di inserire una quantità di rifornimenti per ogni conflitto che potremo rifornire tramite la mappa globale, perciò non basterà riempiere la zona di trincee e mitragliatrici per vincere, anche perchè se spendiamo troppe risorse non riusciremo a dispiegare unità e ad eseguire attacchi aerei o di supporto nel corso del conflitto, perciò prudenza, astuzia e pianificazione perchè la battaglia è lunga e logorante.

Quando si entrerà nel vivo del conflitto, la pianificazione prenderà vita iniziando con i bombardamenti e le esplosioni del sottosuolo programmate nella fase precedente per poi iniziare l’offensiva. In ogni mappa di combattimento sarà presente la nebbia di guerra nel territorio avversario, perciò per diradarla sarà necessario schierare i palloni d’osservazione ma questi, con un attacco aereo mirato, possono essere distrutti lasciando l’avversario all’oscuro dei movimenti tra le nostre linee. Solitamente seguito da una copertura dell’artiglieria, si vedranno i primi battaglioni di fanteria mandati al macello alla carica verso le trincee avversarie e qui bisognerà tenere i nervi saldi e sfruttare al meglio le misure difensive a disposizione e rispondere con le risorse in nostro possesso per cercare di arginare l’avanzata. Il tempo a disposizione per reagire ai movimenti avversari è poco, è vero, ma partita dopo partita, quando inizieremo ad entrare più nell’ottica di The Great War: Western Front, queste procedure arriveranno quasi in automatico al sistema. In un massimo di 20 minuti, bisognerà entrare in possesso della maggior parte dei settori del campo di battaglia per vincere, oppure se ci troviamo dal lato opposto preparatevi per cercare di resistere ad ondate su ondate di nemici pronti a conquistare il territorio centimetro dopo centimetro. Possiamo mandare l’esercito completamente al macello e perseverare nell’avanzata, altrimenti una volta appurato che la situazione si è troppo complicata, dichiarare un cessate il fuoco oppure una resa così da mantenere in vita le truppe e i rifornimenti per poi utilizzarli nella prossima battaglia, molto spesso finiranno così gli scontri, lasciando la vittoria a chi ha subito meno perdite e guadagnando volontà Nazionale. Nel corso dei combattimenti, quando i rifornimenti iniziano a scarseggiare e le risorse ancora disponibili non riescono più ad essere utili per continuare ad avanzare, sarà facile ottenere delle richieste di resa, oppure arriveranno richieste di cessate il fuoco così da tenere le conquiste sul territorio così come sono state fatte e salvaguardare il nostro esercito da ulteriori perdite inutili sia da una parte che dall’altra. Non bisognerà ambire alla conquista totale del territorio, ma bisognerà cercare di avere la meglio sull’avversario quanto basta per costringerlo ad accettare le nostre richieste e a metterlo in cattiva luce contro la sua stessa Nazione.

Ogni battaglia sarà un turbine di emozioni

Si sta

come d’autunno

sugli alberi

le foglie.

Giuseppe Ungaretti, poesia “Soldati

Mettendo mano su The Great War: Western Front, si possono rivivere le stesse sensazioni che si provavano negli strategici di 20 anni fa e che in merito a questa ambientazione lo stesso Ungaretti, nella brevissima poesia “Soldati“, è riuscito a descrivere alla perfezione. Ultimamente, a causa di un evoluzione dello stile dei videogiochi e dei trend del settore, i nuovi titoli sono per la maggiore frenetici che prediligono uno stile di gioco attivo, invece in questo videogioco si può rivedere l’anima degli RTS, perchè per godersi a pieno tutto ciò che offre bisogna immedesimarsi al suo interno. Ciò è possibile innanzitutto per come vengono raccontati i fatti realmente accaduti, con spezzoni di video narrati, per poi vedere l’evolversi degli avvenimenti anche sul terreno di gioco, dove noi abbiamo il compito di ribaltare l’andamento della storia oppure rispettarne gli avvenimenti. L’elemento strategico passivo e attivo, è presente in ogni momento dello scenario, dalla gestione dei rinforzi, alla preparazione del campo di battaglia comeComandante di Teatro” decidendo cosa costruire e come posizionare le difese, ed infine al vero e proprio scontro quando nelle vesti diComandante del Campo di Battagliaimpartiremo gli ordini alle truppe e a tutti gli armamenti a disposizione per coprire l’avanzata della fanteria oppure fermare l’assalto nemico. Frontier Foundry e Petroglyph con The Great War: Western Front sono riusciti a trasformare in videogioco il panorama della Grande Guerra, le sensazioni e tutte le difficoltà di gestione che il mondo affrontava in quegli anni. In particolar modo sono riusciti a trasmettere dettagliatamente il concetto di “Guerra di Logoramento” che si utilizza spesso quando si parla della “guerra in trincea”, perchè come “Comandante del Campo di Battaglia”, avendo tra le mani la gestione dell’esercito, ci accorgeremo quant’è difficile gestire uno scontro in trincea, quanti soldati, anzi quanti plotoni rimarranno per sempre nella “Terra di Nessuno” perchè l’incessante fuoco nemico martellerà costantemente in quella porzione di territorio che fa da spartiacque impedendo l’avanzata se non al costo di un elevato numero di vittime. Partita dopo partita capiremo come lo sviluppo di nuove tecnologie e armamenti permetterà migliori risultati sul campo di battaglia, con l’ausilio di nuovi tipi di artiglieria, carri armati e quant’altro in molti casi si risolveranno le situazioni di stallo più insidiose.

Non è un videogioco per tutti, ma coinvolge con estrema facilità

Come molto spesso accade quando si parla di RTS, le critiche non tardano ad arrivare perchè il genere è riservato ad una porzione di pubblico che deve essere appassionata della tipologia, altrimenti agli occhi di molti sembrerà solamente un lento e noioso punta e clicca dove dovremo rimanere a guardare cosa accade. In realtà, The Great War: Western Front è molto di più, perchè in qualsiasi situazione abbiamo un’infinità di aspetti da gestire, di informazioni da poter confrontare e di decisioni da prendere; se l’essenza del gioco viene approfondita come viene spiegato pazientemente nel tutorial iniziale, quella lentezza del gameplay sparirà perchè sarete troppo impegnati a valutare ogni semplice mossa e ogni singola decisione da intraprendere. La struttura del gioco è stata semplificata in confronto ad altri strategici, i comandi che dovremo utilizzare maggiormente sono tutti dei semplici click per costruire e impartire ordini di qualsiasi tipo, perciò una gestione molto comoda anche per i nuovi arrivati nel settore. Una realtà che abbiamo studiato nei libri di storia, riportata sullo schermo in modo così puro è un qualcosa difficile da trovare in un videogioco, oltre alla campagna e al multigiocatore, la modalità “Battaglie Storiche” permetterà una maggiore immersione attribuendo il compito di prendere le corrette decisioni che hanno portato realmente alla riuscita di quell’evento storico. Il gioco alla fine si basa su tre aspetti fondamentali: la gestione delle risorse, lo sviluppo delle ricerche ed infine la volontà nazionale, elemento determinante per mettere fine al conflitto mondiale, anche perchè dopo una serie di sconfitte e di risultati negativi, quando ogni cittadino sarà stremato e deluso dall’andamento della guerra, la Nazione intera inizierà a vacillare in tutti gli aspetti.

Non vi reste che provare The Great War: Western Front per capire quanto è profondo questo titolo e come è stato accuratamente sviluppato, in questa pagina potete recuperare gli articoli informativi pre-uscita; potete procedere all’acquisto su Steam oppure sull’Epic Games Store al prezzo di 34,99€, preparatevi per riscrivere le sorti della Grande Guerra.

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