Se siete degli amanti del genere di videogiochi strategici e gestionali dove bisognerà sfruttare tutte le risorse disponibili per sopravvivere in luoghi ostili che vi metteranno a dura prova, avrete sentito sicuramente parlare del nuovo videogioco Stranded: Alien Dawn. Sviluppato da Haemimont Games e pubblicato da Frontier Development, questo titolo riesce a coinvolgere il giocatore in quella che è l’essenza della sopravvivenza umana, verremo catapultati in un mondo alieno sconosciuto a causa di un guasto alla nostra navicella, bisognerà gestire al meglio risorse, emozioni, ambiente di gioco dinamico e tanti altri aspetti di gioco da scoprire. L’unico obiettivo è quello di sopravvivere e cercare di insediarsi nel nuovo mondo con le capacità e le conoscenze a disposizione ma tra le creature ostili, le stagioni, il carattere e le necessità dei nostri sopravvissuti, la sfida sarà molto impegnativa. In questa recensione di Stranded: Alien Dawn andremo ad analizzare il gameplay che offre questo nuovo videogioco, le sue potenzialità e gli aggiornamenti che hanno introdotto, così da mostrarvelo in tutti i suoi aspetti.
Uno stile di sopravvivenza duro e puro
Per capire il contesto in cui ci ritroviamo, citando direttamente il sito ufficiale, Stranded: Alien Dawn è un “simulatore di sopravvivenza planetaria dove il nostro obiettivo sarà quello di gestire un piccolo gruppo di sopravvissuti che si sono ritrovati in un pianeta da scoprire“. Quando parliamo di simulatori possiamo metterci comodi perchè ci saranno interessanti aspetti di gioco da analizzare per capire la profondità e la complessità del titolo. Partiamo innanzitutto puntualizzando che questo genere di giochi non è per tutti, ci ritroviamo tra le mani un videogioco di gestione, in alcune fasi molto lento che si basa sulla pianificazione delle azioni e delle strutture e per la maggior parte gestiremo i sopravvissuti in modo passivo. La nostra avventura inizia in un luogo sperduto del pianeta, per il momento abbiamo due regioni di gioco da poter scegliere, “Sobrius” un classico pianeta simil-Terra dove è presente un clima mite, oppure optare per qualcosa di più curioso e arduo nell’altra regione desertica di “Desertum“. Oltre a ciò potremo decidere con quale tipo di Luna giocare tra quattro alternative, ognuna si comporterà diversamente a seconda delle stagioni e delle temperature da affrontare.
Potremo scegliere 4 sopravvissuti da poter gestire nella nostra avventura, (fino ad un massimo di sei se si selezionano alcune regole di gioco extra) la lista dei papabili è lunga e varia, ognuno ha le sue caratteristiche fisiche e mentali predominanti, i suoi deficit e il suo carattere, a meno che non si lascia la scelta al fato, formare un team equilibrato sarà il primo step fondamentale per una corretta sopravvivenza. La sfida diventa subito movimentata dal primo minuto che metterete piede sul nuovo pianeta, con poche risorse a disposizione salvate dalla navicella in seguito allo schianto; una delle prime esigenze dei nostri sopravvissuti sarà quella di insediarsi da qualche parte per riuscire ad accendere un fuoco e costruire un riparo dove dormire, la zona d’insediamento sarà fondamentale per il proseguimento dei nostri sopravvissuti, così da avere facili accesso alle risorse necessarie per la sopravvivenza. In un luogo già conosciuto tutto si semplifica, si conosce la flora e la fauna e il loro comportamento ma, se si è estranei a tutto, un altro elemento fondamentale sarà quello di impiegare il proprio tempo a osservare e studiare le nuove creature, gli alberi e l’ambiente circostante così da poter capire come sfruttare al meglio quelle risorse e come gestirle nel tempo. Dopo essersi fatta un’idea più chiara del territorio, bisognerà applicare le basi della sopravvivenza, raccogliere legna, pietra e altri materiali essenziali per il crafting, procacciarsi qualcosa da mangiare e iniziare a costruire un insediamento dove vivere al sicuro dagli ostili ma anche per ripararsi dalle condizioni metereologiche avverse come eccessive ondate di caldo, piogge, temporali e gelate improvvise. Il corpo centrale del gameplay oltre a sopravvivere, si basa in particolar modo nel far progredire il sistema di ricerca, sbloccando così nuove tecnologie, armamenti, oggetti e costruzioni in modo che ne potremo utilizzare sempre di più per semplificare le attività quotidiane e per rendere l’insediamento un luogo sicuro e confortevole, ma questo lo vediamo più nel dettaglio qualche riga sotto.
I sopravvissuti: necessità da soddisfare e carattere da gestire
I quattro sopravvissuti con cui inizieremo l’avvetura e che andremo a gestire nella sopravvivenza sul nuovo pianeta hanno diversi aspetti, ognuno differente dagli altri. La lista dei quattro che partiranno per il viaggio è ben strutturata perchè grazie alle numerose scelte possiamo sbizzarrirci nel mettere insieme un gruppo perfetto oppure prendere i più “disperati” e tentare in un’impresa titanica. Ogni personaggio avrà anche la sua storia e i suoi legami di parentela, perciò potete puntare sull’emotività e effettuare gli accoppiamenti con persone già conoscenti. Prima di tutto le dovremo soddisfare le necessità essenziali che ha ogni essere umano, mangiare, dormire, essere in salute, adattarsi al clima e divertirsi. Bisognerà cercare di tenere in precario equilibrio questi indicatori per evitare l’insorgere di problematiche di varia natura, dall’arrivo delle semplici malattie ma difficili da contrastare, l’indebolimento da denutrizione che porterà al rallentamento del lavoro fino al collasso, ipotermia e il crollo psicologico. Quest’ultima situazione è molto facile da raggiungere per i sopravvissuti, soprattutto verrà accentuato da situazioni negative in cui si ritrovano: scomodità nel dormire e nel mangiare e dall’influenza negativa degli altri compagni di sventura. Anche su Stranded: Alien Dawn tutti non potranno andare d’accordo con tutti, ognuno ha le sue ideologie e le sue preferenze.
Per quanto riguarda le malattie saranno più difficili da gestire, oltre alla possibile pre-esistenza di alcune malattie croniche che possono incidere sull’umore e sulla salute, per le ferite e le malattie in cui possono incorrere ci sarà da agire in fretta ma non sempre sarà efficace. Di fondamentale importanza è tenere sotto controlla la temperatura a cui i sopravvissuti sono esposti, se per un periodo prolungato il fuoco rimane spento e la temperatura è molto bassa le malattie inizieranno a dilagare, in questo caso un personaggio con un alto livello di “cura” è indispensabile, più questa caratteristica sarà alta più le cure risulteranno efficaci, ma in particolar modo sarà necessaria una corsa alla ricerca degli antibiotici perchè senza di quelli rischierete di scavare delle fosse.
Un mondo di gioco ricco di contenuti e tutto da scoprire
Nella vasta zona dove ci schianteremo, non ci sarà nebbia da svelare ma sarà tutto sotto i nostri occhi; nella partita che abbiamo portato avanti su “Sobrius” il paesaggio durante l’estate era ricco di strane piante dalle forme particolari pronte alla raccolta per essere utilizzate, macchie di alberi e una varietà di fauna dall’aspetto alieno mai vista prima. La vegetazione è formata da piante, arbusti, fiori e funghi unici nel loro genere che però nascondono caratteristiche particolari perciò bisogna prestare attenzione a cosa si raccoglie e si mangia a causa di avvelenamenti e intossicazioni. La fauna si divide in diverse specie, erbivori, carnivori, volatili ce ne sono di tutti i tipi, alcuni ostili e altri delle bestiole pacifiche che nelle partite di Stranded: Alien Dawn permetteranno di sfamarci con deliziosi piatti. In questi casi sarà anche nostra la scelta su come comportarci, se lasciar stare la fauna locale per cercare di addomesticarla (azione possibile grazie all’ultimo aggiornamento del quale parleremo in seguito) oppure procedere alla caccia. Non tutte le creature però saranno pacifiche e consentiranno la nostra presenza, alcune saranno ostili al nostro passaggio attaccandoci oppure quando diventano affamate si prepareranno ad assaltare il nostro accampamento e le nostre colture, bisogna rimanere sempre all’erta e ben equipaggiati.
L’ambiente di gioco è un’ambiente dinamico, la giornata è formata dal ciclo giorno/notte, nelle ore più buie risulterà difficile e sconfortante lavorare per i nostri sopravvissuti perciò il bisogno di un riparo ben costruito, riscaldato e illuminato è un elemento essenziale. La dinamicità è data anche dall’alternarsi delle Stagioni che sono direttamente correlate al cambiamento della temperatura ambientale. Ogni Stagione avrà i suoi vantaggi e svantaggi, se le abbondanti piogge autunnali sono utili al raccolto, le basse temperature invernali rallenteranno drasticamente la crescita dei vegetali e il caldo afoso farà deteriorare più velocemente le scorte di viveri. L’inverno sarà una sfida anche perchè l’esposizione per un lungo periodo alle basse temperature farà ammalare più rapidamente i sopravvissuti. Non possono mancare rari fenomeni atmosferici come ondate di caldo afoso per seccare il raccolto, piogge improvvise, temporali estivi che danneggeranno le strutture e altri pericoli da scoprire e affrontare, ogni periodo dell’anno è una sfida su Stranded: Alien Dawn. Grazie a quest’alternanza dei periodi dell’anno ci lascerà a bocca aperta come il paesaggio si modifica a seconda della Stagione, con nevicate che riempiranno il terreno, pozzanghere e fango ovunque fino ad arrivare ad ammirare i fantastici colori dell’autunno.
La ricerca di nuovi materiali e tecnologie
La longevità delle partite di Stranded: Alien Dawn è garantita dal sistema di “ricerca e sviluppo”, ovvero un tavolo di ricerca che permette ad un sopravvissuto di poter studiare e imparare a costruire nuovi utensili, armamenti, tecnologie per creare elettricità o per ottimizzare la durata del cibo e tantissimi altri aspetti da ricercare che impiegheranno molte ore di gioco per essere solo sbloccati. Il sopravvissuto con il più alto valore di intelligenza dovrà “essere sacrificato” per il bene comune e per lo sviluppo dell’insediamento assegnandolo per quasi tutta la giornata lavorativa alla ricerca.
Alcune tecnologie che andremo a sbloccare daranno accesso ad altre scoperte e soprattutto alcune saranno indispensabili per poter proseguire nella creazione di quel ramo. Uno degli esepmi più lampanti e più facile da capire è proprio lo sviluppo del ramo dell’energia, le prime nuove ricerche che andremo a completare saranno i generatori a diesel, i pannelli solari e le turbine eoliche di piccole dimensioni, con questi tre macchinari potremmo iniziare a creare energia elettrica per alimentare diversi dispositivi tra gli esempi la luce, il calorifero e il freezer. Finito questa prima ricerca del settore dell’energia si sbloccherà la possibilità di sfruttare ulteriori strumenti per produrre più energia così da immagazzinarla in batterie per conservarla e utilizzarla nel momento del bisogno. La ricerca permette anche di sviluppare l’abilità di costruzione fino ad imparare a costruire veri e propri edifici ideali per garantire un rifugio riscaldato e protetto dagli agenti atmosferici dove i sopravvissuti possono passare il loro tempo libero al sicuro con una temperatura controllata. Grazie alla ricerca ed in particolar modo a tutte le scoperte relative l’energia e le costruzioni si apre un lunga lista di contenuto da poter creare all’interno del gioco. Con l’energia è possibile creare sistemi automatizzati per accendere le luci, aprire i cancelli, segnalare la presenza di nemici in prossimità ed attivare difese automatiche, invece con le costruzioni ci possiamo divertire in stile The Sims a creare delle stanze ideali dove poter passare il tempo e svolgere le principali attività che si svolgono sul bancone da lavoro. Avere una casa accogliente e ben attrezzata per i sopravvissuti sarà un luogo favorevole dove le loro emozioni tenderanno a essere positive.
Preparare le difese per affrontare le ondate di creature ostili
Una delle principali sfide impegnative soprattutto all’inizio del gioco è quella di sopravvivere e non subire elevati danni dalle ondate di creature ostili che casualmente appaiono vicino al nostro insediamento. I due tipi di creature ostili e affamate che ogni tanto appaiono nelle vicinanze e in poche ore si preparano per l’invasione hanno alcuni uno stile di attacco ravvicinato mentre altri, gli Shrieker attaccano dalla distanza anche se spesso li possiamo trovare assieme. Fin qui sembra tutto semplice ma quello che rende il loro abbattimento una vera e propria sfida è che senza le adeguate fortificazioni di qualsiasi materiale per delimitare la zona dove abitiamo, le creature arriveranno rapidamente sui rifornimenti e addosso ai sopravvissuti ferendoli anche mortalmente. Quello che ci aiuterà a rallentare la loro avanzata oltre alle fortificazioni, sono le diverse trappole disponibili e le torrette difensive come quella incendiaria o quella automatica. Bisognerà sbloccarle tramite ricerca e ognuna richiederà numerose risorse per il suo funzionamento ma faranno la differenza per salvarvi da un assalto e limitare i danni. Bisognerà pensare in stile tower-defense, per pianificare il percorso migliore da far seguire agli ostili e indebolirli con tutte le armi a disposizione prima del conflitto diretto. In fase di attacco e di difesa sarà anche possibile gestire manualmente i sopravvissuti, anche se potranno eseguire alcune azioni limitate come spostarsi nel territorio e aprire il fuoco. Questo sistema attivo di combattimento risulta ancora troppo banale perchè non permette di eseguire azioni più complesse.
Addomesticare le creature, farle riprodurre e addestrarle
Non è passato molto tempo da quando Stranded: Alien Danw ha ricevuto il suo secondo major update
che si chiama “Tame and Train” del quale vi abbiamo parlato in questo articolo
. Dopo averlo provato direttamente all’interno del gioco dobbiamo ammettere che seppur addomesticare vari tipi di animali alieni non è di semplice comprensione, una volta addestrati e sfamati a dovere, gli animali addomesticati risulteranno molto utili anche come deterrente difensivo ma il vero spettacolo di questa nuova attività è vedere la creatura (ebbene si potrebbe essere anche ostile) che passeggia insieme a voi per l’insediamento, oppure una fattoria di così detta “carne da macello” utile per la riproduzione evitando di finire la materia prima da dare ai nostri sopravvissuti per mangiare qualcosa di soddisfacente. Ogni tipologia di creatura presente nel pianeta può essere addomesticata ma ci saranno dei cibi specifici da potergli somministrare per farseli amici così da iniziare con loro l’addestramento. Un aggiornamento che è leggermente acerbo perchè l’imita molto l’interazione tra sopravvissuto e creatura addomesticata ma permette di cercare le creature sparse nel mondo e farle riprodurre per averle sempre a portata di mano senza macinare ogni volta chilometri e chilometri.
Diverse modalità di gioco con i nuovi scenari introdotti
Con gli aggiornamenti ricevuti nel corso dell’early access e con l’arrivo della versione definitiva di Stranded: Alien Dawn, all’interno del gioco sono stati introdotti nuovi scenari che permetteranno di approcciarsi alla partita in maniera differente in quanto l’obiettivo finale si modificherà non sarà più incentrato nel portare in salvo i sopravvissuti che sono naufragati nel pianeta, permettendo così ai giocatori di scegliere lo scenario in base allo stile di gioco che si preferisce.
- Crash Landing: questo è lo scenario con cui è nato Stranded: Alien Dawn e che rispecchia l’essenza originale del gioco, un gruppo di 4 sopravvissuti a causa di un’avaria alla navicella spaziale è costretto ad un atterraggio di fortuna in un pianeta alieno, con poche risorse a disposizione che dovranno recuperare dai resti della navicella spaziale sparsi sulla mappa, dovranno costruire al più presto un punto di raccolta per rimanere al sicuro dalle creature ostili che popolano il pianeta e andare in esplorazione per studiare tutte le risorse naturali disponibili e capire come utilizzarle per la loro sopravvivenza. Questo scenario racchiude tutti gli aspetti essenziali per uno strategico di sopravvivenza, dall’esplorazione passando per il farming delle risorse, la creazione di una base per soddisfare le esigenze dei sopravvissuti e per tenerli al sicuro insieme allo stoccaggio delle risorse raccolte, per poi passare all’azione per sopravvivere adottando azioni difensive improvvisate e creando strutture automatizzate per tenere lontano i nemici. Ci saranno un’infinità di novità tecnologiche da ricercare per scoprire nuove tecnologie che torneranno utili per semplificare la sopravvivenza ed infine riuscire a creare delle antenne di comunicazione insieme ad un punto di atterraggio per intercettare le altre navicelle spaziali di passaggio e richiedere l’estrazione dei sopravvissuti riportandoli nel loro pianeta sani e salvi.
- Trading Outpost: il secondo scenario introdotto all’interno di Stranded: Alien Dawn è dedicato a tutti coloro che vogliono un gioco incentrato maggiormente nel farming e nella produzione di risorse per gli scambi. Qui il gameplay prenderà una piega più gestionale visto che un gruppo più ristretto di esclusi viene spedito in un altro pianeta con l’obiettivo di creare un avamposto commerciale partendo da zero e cercare di aumentare i guadagni per diventare il magnate del pianeta. Tra le novità principali abbiamo l’implementazione di 4 fazioni con ideologie e richieste differenti per il commercio di risorse e la nuova moneta per gli scambi, i Galacticoins, valuta con cui si deciderà chi è il gruppo più potente del pianeta. Dimentichiamo l’azione per come l’abbiamo conosciuta nello scenario Crash Landing, qui sarà necessario focalizzare le nostre priorità nella coltivazione e raccolta delle risorse, creazione dei beni di prima necessità e tutti gli altri oggetti rari che avranno un buon mercato anche se richiederanno maggiori sforzi. Gli eventi dinamici, in particolare quelli climatici saranno più frequenti andando a distruggere le nostre farm e dunque a rallentare la produzione delle risorse da commerciare, diminuendo i flussi di guadagno dei Galacticoins.
- Military Outpost: questo nuovo scenario è stato inserito con il rilascio della versione finale del gioco e in confronto al precedente ha introdotto una serie di novità più rilevanti per il gameplay. Ci ritroveremo tra le mani un gruppo di 6 prescelti che sono stati mandati in un pianeta infestato da creature aliene ostili per costruire il relè principale per attivare le comunicazioni interstellari e il loro compito è quello di resistere alle ondate di creature ostili che si dirigeranno verso la base e nel mentre sviluppare le tecnologie e trovare le risorse necessarie per la costruzione del relè. Anche se la maggior parte degli aspetti che troviamo nel primo scenario si ripresentano anche qui, avremo un gameplay più incentrato sullo sviluppo delle strutture difensive e dell’equipaggiamento per i nostri fortunati sim visto che gli scontri sono all’ordine del giorno, bisognerà costruire una base che riesce a soddisfare i principali bisogni di sopravvivenza ma le risorse si concentreranno maggiormente per la creazione del relè e per gli armamenti, visto che tra robot in stile Avatar e nuovi materiali per costruire le difese ci sarà da progettare un’intera base. La scelta dei sopravvissuti in questa modalità sarà ancora più fondamentale perchè bisognerà trovare il giusto equilibrio tra personale addestrato al combattimento e menti geniali per portare avanti la tecnologia necessaria alla costruzione del relè.
Uno strategico innovativo che ci ha lasciati piacevolmente sorpresi
Stranded: Alien Dawn rappresenta quel genere di videogiochi (come sono i gestionali-simulativi) che bisogna capire a fondo per esprimerne un giudizio completo, perchè ricco di dettagli, elementi fondamentali da prestare attenzione e sistemi di gioco che vengono scoperti passo dopo passo all’interno del gameplay. Questo nuovo titolo è piacevolmente complesso che mette alla prova il giocatore fin dall’inizio, dalla scelta della squadra di sopravvissuti per poi entrare più nel vivo dell’azione e coordinare la squadra nella loro sopravvivenza e nel loro sviluppo di un habitat ideale che si adatta alle caratteristiche di tutti e che risulti allo stesso tempo un luogo sicuro e produttivo. Abbiamo tante risorse da recuperare e aspetti da tenere d’occhio ma nei nostri personaggi manca una delle necessità più richieste nei survival, l’acqua! Le creature ostili risultano ancora poche e semplici da sconfiggere anche con le classiche tecniche “hit & run”, servirebbe da questo lato un’IA più reattiva ai movimenti del giocatore. L’ambiente di gioco tutto da scoprire d’in cima in fondo è l’elemento che aggiunge curiosità e divertimento nel capire come usufruire di determinare risorse che lo rende quasi unico nel suo genere. L’aspetto dell’emotività dei personaggi è sempre in mezzo a numerosi dibattiti per come è difficile inserire all’interno di un videogioco questo elemento senza che si cade nel banale o in problematiche facilmente bypassabili; su Stranded: Alien Dawn sono riusciti a creare un sistema di emozioni che combacia egregiamente con l’ambiente di gioco ostile in cui si ritrovano i protagonisti, influenzato da diversi fattori metereologici, ambientali, problemi di salute improvvisi e soprattutto dai rapporti che i vari protagonisti hanno l’uno con l’altro e a seconda delle azioni che svolgono contrapposte alle loro ideologie e al loro carattere. Da sottolineare che il sistema non è esente da imperfezioni visto che molto spesso avremo delle reazioni eccessive nate dal nulla e che non si possono risolvere nell’immediato andando così a complicare la gestione del personaggio. Anche se abbiamo ancora poche scelte a disposizione per le regioni dove svolgere la partita, quello che ci colpisce è la dinamicità dell’ambiente in cui passiamo i giorni, l’alternanza delle stagioni e il cambiamento climatico che influisce direttamente sulle colture e su tutta la vegetazione a disposizione; un ciclo notte e giorno da sfruttare al meglio con la programmazione oraria delle attività dei sopravvissuti per essere più operativi ed infine un sistema di ricerca che permette di spaziare in lungo e in largo negli oggetti da costruire e da produrre fino ad arrivare alla capsula di salvataggio che permetterà di far ritornare i sopravvissuti alla loro casa. Con il major update “Tame and Train” abbiamo constatato che stanno introducendo contenuti di gioco ben strutturati, sebbene questo aggiornamento ha un’idea di base interessante e divertente come quella dell’addomesticare qualsiasi tipo di animale, bisogna lavorare sulle nuove possibilità di questo aggiornamento introducendo tecniche che spingono il giocatore a dover addomesticare e addestrare gli animali (anche i cani) sempre in modo più accurato. Essendo ancora una versione non completa, lo spazio di miglioramento è molto ampio ma già in questa condizione il Stranded: Alien Dawn risulta completo in numerosi aspetti con un’idea principale creata e riprodotta in grande stile, con la speranza di una traduzione anche in Italiano e un supporto di nuove contenuti frequente e di rilevante spessore così da continuare ad avere nei nostri schermi un titolo che permette di vivere la vera essenza della sopravvivenza estrema.
Stranded: Alien Dawn è disponibile su PC tramite Steam ed Epic Games Store, PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4 e Xbox One al prezzo di vendita consigliato di 34,99€ di seguito riepiloghiamo gli aspetti positivi e negativi di questa nostra prima impressione:
Aspetti positivi
- Gestionale longevo in tutti i suoi aspetti survival
- Agricoltura e raccolti che subiscono gli effetti delle stagioni e degli eventi atmosferici
- Ambiente di gioco dinamico che regala paesaggi unici
- Alternanza stagioni e temperatura sono aspetti fondamentali del gioco
- La ricerca permette di creare utensili e nuove strutture da semplificare il lavoro quotidiano
- Lo sviluppo dell’energia e delle costruzioni permette di creare strutture complesse e sistemi automatici
- Sistema di difesa passivo in stile tower-defense e che consente interessanti progettazioni
- Possibilità di addomesticare le creature.
Aspetti negativi
- Gestione delle attività dei sopravvissuti troppo complessa da gestire
- Riscontrati alcuni bug con le emozioni e tracolli improvvisi
- IA delle creature ostili molto acerba e metodica
- Sistema di combattimento attivo banale
- Mancanza della traduzione in Italiano
- Aggiornamento “Tame and Train” con poche funzionalità rilevanti