In questi ultimi giorni come un fulmine a ciel sereno è arrivato un esposto da parte del signor Sergio Vittorio Milesi della compagnia Led S.r.l che, in base a quanto scritto nell’esposto consultabile interamente in questo link
, tutte quelle sale dove si fa pagare un’entrata per poter giocare in LAN a videogiochi (eSports, simulatori di guida e simili) sono da considerarsi illegali citando l’articolo legislativo di riferimento. Sempre all’interno dell’esposto viene sottolineato come quella delle sale LAN sia una concorrenza sleale e priva di alcun tipo di controllo e regolamentazione su diversi aspetti, in confronto alle sale giochi “classiche” (di cui lui amministratore ndr). Si parla anche dei simulatori di guida, che a quanto scritto sono dei dispositivi molto simili agli stessi che utilizza nelle sue sale da gioco e dei quali deve sostenere onerosi costi per rispettare le norme e omologarli tramite gli enti preposti.
Senza soffermarci troppo sul contenuto dell’esposto e sull’opinabilità di quanto scritto visto, la conseguenza di quest’azione è stata che le autorità preposte hanno messo sotto sequestro (in attesa della decisione finale) tutti i prodotti interessanti presenti nelle sale LAN, ovviamente gli stessi prodotti che erano presenti anche nelle fiere dedicate al mondo dei videogiochi (Lucca Comics & Games, Milano Games Week e tutte le altre) non saranno più utilizzabili al momento. Il settore delle sale LAN e degli eSports stava cercando di riprendersi dopo il difficile periodo di piena pandemia ed ora è stato affossato un’altra volta da questo esposto presentato all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Le reazioni del web, di diversi influencer e streamer non sono tardate ad arrivare esprimendo la propria opinione sulla questione, degno di nota anche il tweet pubblicato dal giornalista di eSport Francesco Lombardo che vi riportiamo di seguito, dove invita alla calma per vedere come si evolverà la questione e le sue future conseguenze. Il pensiero dei videogiocatori, dei frequentatori di questi luoghi e soprattutto dei proprietari e dei loro dipendenti riguarda in particolare i tempi burocratici che ci saranno dietro questa questione prima che venga presa la decisione finale e per la sorte che subiranno le sale LAN dedicate a videogiochi ed eSports, con la speranza che la situazione venga sbloccata il prima possibile con la migliore delle soluzioni.