Battlefield 2042 è il primo capitolo della serie che vuole rivoluzionare lo stile degli sparatutto eliminando completamente la presenza della campagna e puntare tutte le sue forze nel lato multiplayer, dove abbiamo una piccola trama di gioco che vede scontrarsi le due potenze mondiali, Russia e USA per il controllo delle poche risorse rimaste a disposizione sulla terra in seguito al continuo aumentare di disastri naturali e ad una forte crisi economica universale nell’anno 2042. Ci ritroviamo quindi a combattere sparsi in tutto il mondo per la sopravvivenza e il dominio delle risorse.
La guerra su vasta scala in mezzo a piombo e distruzione
Quello che contraddistingue la serie di Battlefield da altri suoi simili è l’offerta di una guerra su ampia scala, punto cruciale su cui gli sviluppatori si sono sempre focalizzati e con il nuovo Battlefield 2042 sono riusciti a presentare nei nostri schermi una riproduzione ben fatta grazie alla vastità delle mappe e alla presenza di un elevato numero di giocatori (64 su current-gen e 128 su next-gen), permettendo di ricreare sul campo di battaglia dei veri e propri assalti dove vediamo folti gruppi di fanteria spostarsi verso gli obiettivi affiancati da mezzi pesanti che distruggono tutti ciò che incontrano, il cielo sporcato dal fumo della distruzione e dal costante passaggio di velivoli che in poco tempo coprono lunghe distanze, edifici che crollano lasciando solo delle macerie e un cambiamento meteorologico che ci fa immedesimare ancor di più nella battaglia creando una dinamicità dell’ambientazione della mappa molto piacevole e a sua volta una freneticità che mancava nei precedenti capitoli.
L’atmosfera è proprio quella che ci possiamo aspettare di avere durante delle battaglie di questo genere, il fumo che riempie l’aria, in lontananza udiamo il suono della guerra e nel vivo dell’azione sentiremo fischiare i proiettili da tutte le parti, ma l’aspetto grafico è carente e poco accurato soprattutto su current-gen, edifici senza molti dettagli e la parte esterna molto simile tra le varie strutture, anche ciò che si può distruggere è scarno di contenuto e anonimo.
Il campo di battaglia di Battlefield 2042 rimane un territorio che si adatta a qualsiasi tipo di giocatore, abbiamo la possibilità di affrontare il nemico direttamente dai nostri mezzi pesanti, oppure dare copertura dal cielo alle unità di terra, creare dei veri e propri assalti di fanteria con medici, abili assaltatori, droni e precisi cecchini, oppure giocare più sulla difensiva stando al riparo con scudi balistici e torrette automatiche, soddisfacendo così tutte le esigenze e lo stile di ogni giocatore.
Nuove modalità, una variante unica di battle royale e il ritorno al passato
Le modalità di gioco al lancio del nuovo Battlefield 2042 sono un mix di novità e alcune parti delle migliori modalità dei precedenti capitoli; hanno cercato di creare un cocktail quasi perfetto per aggiungere qualcosa di nuovo e permettere di non dimenticare le particolarità dei precedenti capitoli. Come novità principale abbiamo la modalità Hazard Zone (che abbiamo presentato in questo articolo), la struttura può sembrare quella di un classico Battle Royale ma la sua vera natura sprigiona un qualcosa di unico dove il segreto per vincere la partita è quello di giocare di squadra dall’inizio alla fine, dalla scelta dell’operatore fino a come ci muoveremo sul campo. Se uno Specialistacerca le Unità Dati con il suo gadget, gli altri 3 specialisti dovranno coordinarsi al meglio per essere di aiuto il più possibile per la squadra, le combinazioni possono essere svariate, dal medico, al rifornitore di munizioni, alla vedetta per segnalare gli avversari e tanti altri, non ci sono Specialisti migliori di altri, ma solo combinazioni vincenti nella squadra. La partita, da 24 giocatori, si svolge lungo l’intera mappa in classico stile Battlefield 2042; se all’inizio vi scontrerete di rado con gli avversari, andando avanti con il tempo e con la comparsa dei punti di estrazione per consegnare le Unità Dati, la partita si farà sempre più concitata e se almeno un membro della vostra squadra sopravviverà riuscendovi a far tornare all’interno del campo di battaglia, la parte più difficile sarà il punto di estrazione finale dove tutti i gruppi rimasti si ritroveranno per cercare di consegnare tutto quello recuperato e vincere la partita, ma essendo unico, lo scontro è assicurato e sarà difficile sopravvivere. In base alla mappa avremo diversi fenomeni atmosferici che altereranno la “tranquillità” della partita, rendendo il tutto più difficile e divertente. La nuova modalità Hazard Zone ci ricorda molto lo stile dei più famosi Battle Royale, ma questa variante di Battlefield al contrario di altri Battle Royale, è stata ampiamente promossa al suo ingresso nel mercato videoludico.
Infine un particolare molto apprezzato è la possibilità di acquistare prima della partita nuove armi ed equipaggiamento utilizzando delle monete di gioco ottenibili vincendo e classificandosi tra i migliori nelle partite, premiando così chi predilige questa modalità.
Con All-Out Warfare invece ritroviamo la modalità Conquista che si rinnova con una modifica nella conquista dei settori, ogni settore avrà uno o più punti da controllare così da far diminuire i rinforzi degli avversari (ovvero quelli che conosciamo meglio come ticket di rientro), le mappe sono molto vaste e al loro interno offrono la possibilità di approcciare la partita con qualsiasi stile di gioco, dal closed range al long range adatto ai cecchini, oppure sbizzarrirsi con i veicoli a disposizione, insomma la classica modalità che distingue Battlefield dagli altri, modificata in qualche dettaglio ma nulla di nuovo.
Sfondamento invece è un restyling di quella che abbiamo conosciuto come “Corsa“, ovvero due fazioni, attaccanti e difensori con il compito di far esplodere (dalla parte opposta difendere) gli obiettivi di ogni settore fino all’esaurimento dei ticket di rientro. Andando avanti di settore in settore, quello che ci ha colpito di questa modalità è quanto viene incentivata la strategia della fanteria, con delle vere e proprie ondate di giocatori che proiettile dopo proiettile guadagnano terreno per arrivare all’obiettivo richiesto, oppure si preparano con qualsiasi gadget a disposizione per ricevere l’ondata degli attaccanti e difendere l’obiettivo per più tempo possibile. Quello che però fa storcere il naso di questa modalità è che, in base alle mappe che incontriamo, per il momento c’è uno squilibrio tra le forze di attacco e quelle di difesa, rendendo la partita troppo facile da concludere oppure quando la difesa è troppo avvantaggiata dell’attacco, riscontreremo partite troppo lunghe che si concentrano su quell’unico obiettivo inespugnabile, confidiamo però che con qualche piccola correzione tecnica da parte degli sviluppatori la problematica si risolverà presto.
Infine anche se ci troviamo sempre su Battlefield 2042, possiamo fare un vero e proprio tuffo nel passato con la modalità di gioco Portal, un sistema di server ufficiali e personalizzabili dagli utenti che permetterà di rigiocare ai tre precedenti capitoli Battlefield 3, Battlefield Bad Company 2 e Battlefield 1942, con 2 o 3 mappe a disposizione per ciascuno; Questa è stata un’ottima novità che permette ai giocatori più nostalgici di rivivere quelle che sono state le esperienze passate della saga di Battlefield, con la novità che le mappe sono state rinnovate graficamente ed hanno la nuova tecnologia di distruzione degli edifici che è stata introdotta nel nuovo Battlefield 2042. Il punto di forza di questa modalità è anche la possibilità di creare server privati con regole personalizzate oltre ai server ufficiali presenti, permettendo così ai videogiocatori di sbizzarrirsi in particolari regole di gioco che renderanno le partite più divertenti e più competitive.
Personalizzazione equipaggiamento accurata ma mancano alcune funzionalità
A grande richiesta da parte dei fan, in quanto assente nei precedenti capitoli, è stata migliorata la personalizzazione del nostro arsenale di guerra, un’arsenale molto ristretto purtroppo ma prevede una buona quantità di accessori selezionabili per essere equipaggiati durante la partita sull’arma principale e secondaria, ebbene si durante la partita perchè con il nuovo sistema menù Plus, si aprirà il pop-up di un menù a croce dove potremo scegliere fino a tre accessori da portarci dietro nel vivo della battaglia per montarli rapidamente sulla nostra arma, tre per ogni categoria. Gli accessori sono divisi in quattro categorie: mirino, munizioni, sottocanna, canna; permettono di personalizzare la nostra arma come meglio crediamo utilizzando gli accessori ideali per adattarci ad ogni possibile situazione che dobbiamo affrontare durante la partita, visto che nelle mappe di Battlefield 2042 alterniamo diverse situazioni di guerriglia è una novità molto utile e ben studiata dal team di sviluppo. Anche per i velivoli e i veicoli presenti in Battlefield 2042 sarà la stessa storia per personalizzarli, gestendo tutte le postazioni di un veicolo dal guidatore all’ultimo passeggero, scegliendo l’artiglieria che più si adatta al nostro stile di gioco.
Le nuove armi da equipaggiare e le nuove attrezzature così come i nuovi Specialisti, si sbloccheranno invece con l’avanzamento dei livelli, con degli stemmi per ogni livello che sono diventati completamente anonimi e poco curati, sia graficamente che tecnicamente in quanto non riceveremo nessun bonus al raggiungimento del livello successivo. Questa però non è l’unica funzionalità mancante, non sappiamo se per scelta o per problemi tecnici, all’interno delle partite manca il menù delle statistiche in tempo reale e soprattutto lo stesso menù di riepilogo è assente anche alla fine delle partite, così da non potersi confrontare con gli altri giocatori, uno strumento fondamentale all’interno degli FPS e la sua mancanza è davvero inspiegabile.
Gli Specialisti: La svolta di Battlefield 2042
Un pizzico di fantascienza, un pizzico di tatticità ed ecco che sono nati gli Specialisti. Seppur la loro idea potrebbe esser stata presa in spunto da altri videogiochi, in Battlefield 2042 sono arrivati per il momento 12 Specialisti, coloro che stravolgono e rinnovano la classicità della saga, inserendo 12 personaggi utilizzabili ognuno con abilità e gadget diversi, chi più adatto al supporto, alla difesa o all’attacco e sebbene il loro compito lo svolgono a pieno nella modalità Hazard Zone, anche in All-Out Warfare conoscere i vari Specialisti e approcciare la battaglia in base alle loro caratteristiche vi darà un vantaggio tattico di fondamentale importanza. Nota a parte sui gadget degli Specialisti che riescono ad inserire all’interno del gameplay varietà nelle fasi di attacco e difesa, come la spettacolarità del rampino per eseguire attacchi a sorpresa, le granate anticarro e il sistema di hacking per mettere k.o i mezzi pesanti, passando poi al reparto difensivo con scudi balistici e torrette automatiche, tutto in linea con uno stile futuristico.
In conclusione…
DICE ed Electronic Arts con il nuovo Battlefield 2042 hanno deciso di azzardare creando un qualcosa di nuovo e di più divertente che però non si vuole staccare completamente dalle sue radici. Hanno osato troppo puntando solo sul multiplayer al day-one, una scelta che lascia allibiti molti giocatori, perchè seppur i precedenti titoli non hanno brillato nella campagna, da molti sono sempre ben volute quelle 5/6 offline. Le modalità di gioco sono solo 4 ma sono state pienamente centrate, la nuovissima Hazard Zone si sposa bene per chi vuole giocare di squadra con vere e proprie strategie di combattimento, manca ancora qualche aggiunta per rendere tutto più coinvolgente ma il lancio è stato un successo.
Portal è un tuffo nel passato che vuole ricordare a tutti quella che è stata la saga di Battlefield con i suoi maggiori successi, se questa novità di Portal verrà mantenuta nel tempo anche nei nuovi titoli futuri verrà confermata una modalità di gioco eccezionale superiore a qualsiasi altra concorrenza.
All-Out Warfare invece mostra l’anima di Battlefield 2042, mappe enormi che ti trasportano in una guerra di massa, esplosioni, veicoli, droni e distruzione creano un ambiente che ti trascina nel vivo della battaglia.
Gli Specialisti sono quella new-entry che traina in positivo tutto il carro del nuovo titolo, dei personaggi unici nel loro stile di gioco che rompono il classico schema delle partite incentrato sul corri e spara, aggiungendo nuovi modi di combattimento al passo con la linea temporale del nuovo titolo.
Nell’insieme, i dettagli grafici delle mappe lasciano molto a desiderare soprattutto su current-gen, alcune parti di scenario sembrano fatte troppo velocemente con parecchi edifici copiati tra di loro. Le nuove personalizzazioni dell’equipaggiamento ci permettono di scegliere la giusta attrezzatura da equipaggiare per affrontare le più brutte situazioni, non molto intuitiva come personalizzazione ma bisogna abituarcisi; certo che da due colossi del calibro di DICE ed EA mai mi sarei aspettato i numerosi glitch presenti, i problemi tecnici che impediscono di inizare molte partite ed in particolare la mancanza di quelle funzionalità che tanto ci piacciono negli sparatutto, come le ricompense di livello e le statistiche in tempo reale e a fine partita, una fase di lancio che anche se è stata anticipata da una Beta (e dalla Beta è migliorata) presenta ancora troppi problemi e mancanze che non sono accettabili.
Voto Battlefield 2042: 7/10
Di seguito riepiloghiamo i Pro e i Contro del nuovo Battlefield 2042:
PRO:
- Realistica distruzione degli edifici
- Simulazione di guerra su vasta scala
- Meteo dinamico
- Modalità di gioco innovative
- Nuova personalizzazione arsenale
- Specialisti con caratteristiche esclusive
CONTRO:
- Assenza della campagna
- Grafica poco curata e dettagliata
- Arsenale molto ristretto
- Troppe funzionalità mancanti
Potete leggere notizie riguardanti l’argomento in questa nostra pagina, vi ricordiamo che Battlefield 2042 è disponibile all’acquisto al prezzo di 59,99€ su PC, 69,99€ su Xbox One, PlayStation 4 e 79,99€ su Xbox Series X e S e PlayStation 5,