Negli ultimi anni si è assistito ad una tendenza crescente, relativa alla nascita di numerose partnership tra aziende e realtà coinvolte nel mondo del gaming. Si parla ad esempio delle sponsorizzazioni dei brand rivolte verso i team che partecipano agli eSports, oppure le collaborazioni con gli streamer di maggior successo. Spesso queste partnership si sono rivelate una strategia di marketing eccellente per entrambe le parti. Tuttavia, come per qualsiasi iniziativa commerciale, ci sono alcuni errori da non commettere, se si vuole raggiungere una partnership vincente.
Vantaggi delle partnership ed errori da non commettere
Perché le aziende puntano sempre più spesso sulle partnership con i videogiochi, mondo che viene chiamato gaming? La risposta è semplice: il mondo dei videogiochi è in piena espansione e coinvolge un numero sempre maggiore di persone. Quando si vuole in particolare raggiungere molti giovani. Anche in Italia si tratta di un business milionario, in grado di raggiungere una fetta di pubblico enorme, specialmente attraverso gli eSports e lo streaming su Twitch. Ci sono però degli sbagli che non bisogna commettere, in fase di avvio di una partnership.
Prima di instaurare la collaborazione, in primis, è bene reperire tutte le informazioni riguardanti la credibilità e l’affidabilità dell’impresa d’interesse, sfruttando i servizi offerti da alcune piattaforme ad hoc, come nel caso di icribis, per citare un’opzione, così da avere una panoramica più chiara e definita. In secondo luogo, è necessario rivolgersi ad una realtà in grado di intercettare un pubblico potenzialmente interessante per l’impresa che desidera collaborare con l’influencer o con il team eSports. Naturalmente qualsiasi collaborazione di questo tipo dovrebbe essere studiata da un esperto in materia di marketing, oltre che profondo conoscitore del settore dei videogiochi. Inoltre, è fondamentale allineare i valori del marchio con quelli del partner, affinché la collaborazione risulti coerente.
Informazioni utili ed esempi di brand che ce l’hanno fatta
Per trarre il massimo da una partnership di questo tipo, è consigliabile concentrarsi su progetti a lungo termine piuttosto che su iniziative una tantum. Inoltre, è essenziale identificare e studiare gli obiettivi che l’azienda intende raggiungere attraverso la partnership, ed è bene che questi siano misurabili. Ad esempio, può essere interessante concentrarsi sulla crescita della brand awareness o sul numero di nuovi clienti acquisiti.
Tra le varie collaborazioni avviate negli ultimi anni, possiamo citare, ad esempio, quella tra Coca Cola e Riot Games per il campionato mondiale di League of Legends, oppure la partnership tra Konami e l’Inter. Chiaramente anche il gamer o lo streamer deve proporsi nella maniera corretta alle aziende potenzialmente interessate: qui gioca un ruolo primario (come sempre) il curriculum, insieme alla presentazione e al proprio portfolio. E’ fondamentale proporsi alle aziende con fiducia e con convinzione, soprattutto in un settore così competitivo.