E’ arrivato il momento di ritornare a schiacciare sotto canestro con il nuovo NBA 2K22, il quale ha il difficile compito di recuperare la fama e la spettacolarità della saga che, con il precedente capitolo, ha visto piovere sul suo nome numerose critiche per la parte tecnica del gioco, risultando troppo poco bilanciata e con un dominio assoluto nella fase di attacco, tanto che streamer famosi nel mondo di NBA sono stati costretti ad abbandonare il capitolo precedente per tornare su NBA 2K20. Perciò uno degli scogli più difficili da superare quest’anno per il team di 2K Games, era quello di rilanciare la serie per tornare agli albori come siamo sempre stati abituati e con questo nuovo NBA 2K22 possiamo affermare che l’obiettivo è stato quasi totalmente centrato sia su next-gen che su old-gen.
Dall’interfaccia confusionaria ad un nuovo realismo
Quando avete voglia di farvi una partita veloce per fare due canestri, la modalità “Gioca Ora” è la soluzione più rapida per andare a canestro, ma di scelte ce ne sono per tutti i gusti; Quando siamo nel pre-partita e nel vivo dell’azione, abbiamo nuove impostazioni rapide per decidere le marcature e regolare i cambi che vogliano effettuare. Il punto di debolezza che tutti gli NBA si stanno portando dietro di anno in anno è la poca informazione che offrono ad un novellino dell’NBA, perchè se vi state approcciando per la prima volta al canestro vi ritrovate con un’interfaccia con cui approcciarvi troppo complicata se non siete avvezzi dell’argomento, con delle impostazioni di default che non sono ottimali per chi vede il campo da basket da poco tempo rendendo difficile il percorso iniziale per un nuovo giocatore. Se nei panni di un allenatore alle prime armi vi sentite fuori luogo, all’interno del campo di Basket nel ruolo di giocatore questa sensazione aumenterà, perchè non abbiamo un’indicazione per gli schemi di squadra o un pop-up dove consigliano come chiamare un blocco e quant’altro, vi ritroverete a provare tutti i tasti per capire come muovervi errore dopo errore.
Sbagliando si impara è vero, bisogna avere pazienza perchè una volta presa la mano potete godervi a pieno le novità di questo capitolo, che sia old-gen che next-gen abbiamo un salto di qualità eccezionale, se su old-gen i dettagli grafici sono leggermente migliorati, sulla next-gen ci accorgiamo della potenza del nuovo hardware; se analizziamo le meccaniche di gioco dei personaggi comandati dalla CPU e i movimenti fisici del giocatore ci accorgiamo delle cambiamento sostanziale, con un palleggio più fluido, un posizionamento difensivo più reale e dei canestri influenzati dalla posizione del corpo del nostro personaggio, la palla viene accompagnata a canestro non in modo automatico ma seguendo la fluidità dell’azione e del corpo. Tutti questi dettagli sono presenti in parte su old-gen e danno il loro massimo nel nuovo sviluppo adottato su next-gen, mostrandoci le azioni di gioco come se fossimo noi all’interno del campo. Per NBA NK22 possiamo dire che il passaggio di generazione ha dato i suoi frutti e il team di sviluppo è riuscito a sfruttarlo al meglio.
Modalità “La mia carriera”
Quando iniziamo a creare il nostro personaggio nella modalità “La mia carriera”, inizia il divertimento; se nei capitoli precedenti la personalizzazione del personaggio vi sembrava abbastanza dettagliata, con il titolo di quest’anno le scelte sono aumentate consentendoci una miglior personalizzazione del nostro giocatore. Un’importante novità ci viene mostrata subito dopo aver terminato la creazione del nostro personaggio, potremo scegliere di iniziare fra 10 squadre del college: Michigan State, UConn, Florida, Gonzaga, Syracuse, Texas Tech, Oklahoma, UCLA, Villanova University e West Virginia, ma la novità sostanziale rispetto al precedente capitolo riguarda che, ogni scuola vi assegnerà delle spinte uniche riguardanti i progressi per il badge, chi garantirà una spinta più orientata per la difesa, chi per il rimbalzo e chi avrà una spinta più equilibrata nei vari settori, fate la vostra scelta!
Con l’arrivo delle Stagioni la classica quotidianità dei precedenti capitoli è stata completamente stravolta, questo novità ovviamente arrivano anche per i giocatori su Playstation 4 e Xbox One, i quali una volta entrati nel quartiere si troveranno all’interno della “Crociera” in direzione delle isole Caraibiche. Questa enorme Crociera sarà il nuovo quartiere e questa novità è uno dei punti fondamentali del nuovo capitolo. Prendendo l’ascensore ci possiamo muovere in lungo e in largo all’interno della Crociera, passando fra i vari piani dedicati allo shopping, salendo verso “il nostro campo” fino ad arrivare al ponte dove troveremo il vivo del reparto multiplayer, i campi 3vs3, 2vs2 e le nuove aggiunte 5vs5 (da non confondersi con “TheRec”). Il bello della Crociera è anche la lunga lista di NPC che troveremo al suo interno, dei personaggi non giocanti che con brevi dialoghi ci assegneranno missioni da portare a termine per ottenere ricompense di tutti i tipi, quasi come nei titoli GDR (proprio per azzardare il paragone) visto che la funzionalità è la medesima, basterà attivare la missione, portarla a termine e poi si torna a riscattare la ricompensa. Tutte le nuove funzionalità della crociera, come la lista missioni e la parte di upgrade del nostro personaggio sono state inserite alla perfezione nel nuovo “menù navigazione”, che con chiarezza e semplicità di scorrimento possiamo vedere il riassunto di quelle che sono le nostre statistiche, le cose che dobbiamo ancora fare nella crociera e i potenziamenti da poter scegliere.
Per il quartiere della next-gen siamo sempre nella Città ma questa volta notiamo fin da subito che è strutturata in modo innovativo, maggiori NPC presenti proprio per incentivare anche su next-gen la componente del completamento delle missioni per ottenere ricompense, con una rivoluzione grafica della struttura della città, nuove interazioni tutte da scoprire e sfide settimanali da affrontare proprio nel cuore della Città.
La nostra opinione
Partiamo subito con qualche aspetto negativo, via il dente, via il dolore, anche quest’anno NBA 2K22 non è migliorato sotto l’importante aspetto relativo ai nuovi giocatori, se siete dei neofiti vi sentirete sicuramente dei pesci fuor d’acqua viste le poche linee guida e consigli che ci sono per i nuovi giocatori, se conoscete le basi del gioco e avete voglia di farvi una partita vi troverete davanti una migliore giocabilità e fluidità in campo, nuove mosse per rubare la palla, saltare l’uomo e schiacciare a canestro, il tutto migliorato e potenziato su next-gen con un ritocco grafico evidente e un realismo ad alti livelli.
Discorso a parte per “La mia carriera” e le novità riguardanti il quartiere, partendo da old-gen abbiamo un incredibile rivoluzione con la Crociera che ha dato vigore al nuovo NBA 2K22, con i nuovi campi 5vs5 abbiamo la possibilità di giocare nei campetti insieme ad un gruppo più numeroso di nostri amici, l’implementazione delle missioni vi terrà occupati per cercare di portare a termine l’obiettivo ed ottenere le ricompense per il giocatore ed infine esplorare la Crociera è qualcosa di davvero appagante per gli occhi.
Su next-gen invece la Città era già stata approvata a pieni voti nel precedente titolo e con le migliorie e le nuove implementazioni tutto diventa più giocabile raggiungendo alti livelli di realismo, inoltre il ri-bilanciamento del sistema delle fazioni con la rimozione del Major e il nuovo bilanciamento delle build ha sistemato buona parte delle imperfezioni aspramente criticate nel 2K21.
Se le basi di come muoversi dentro al campo da basket non vengono spiegate a prima vista, all’interno del Quartiere (sia next che old-gen) grazie agli NPC abbiamo un tour del luogo che spiega come muoversi al meglio e a cosa servono le varie strutture in cui possiamo interagire. Il pezzo finale mancante di NBA 2K22 che influisce in modo negativo (come con i suoi predecessori) è che predilige in modo estremo il gioco di squadra, se siete da soli a giocare all’interno del Quartiere sarà molto difficile riuscire ad entrare in qualche partita, in particolare quando la nostra reputazione è ancora ad un livello basso, portandovi a stancarvi della lunga attesa e a cambiare modalità di gioco.
Possiamo dunque affermare che il passaggio dal 2K21 al 2K22 per 2K Games è stato un vero successo, sono stati attenti anche nel soddisfare con le novità sia i giocatori di old-gen che di next-gen, offrendo la possibilità ad una vasta fetta di utenza di godersi a pieno le novità del nuovo titolo, inoltre con NBA 2K22 sono riusciti a sfruttare al meglio la potenza hardware della nuova generazione creando un qualcosa che su next-gen non era ancora arrivato ma era attesissimo da chi ha acquistato le nuove console.