Daymare: 1994 Sandcastle – Uno sguardo all’horror italiano


21 Settembre 2023

Direttamente da un giovane team di sviluppatori italiani arriva il nuovo Daymare: 1994 Sandcastle, il nuovo survival horror è un prequel ambientato circa quattro anni prima del più famoso Daymare: 1998. Con questo titolo ci ritroviamo tra le mani un videogioco che vuole rimanere attaccato alle origini dei classici survival horror ma prova a rinnovarsi, seppur non in modo decisivo, in alcuni aspetti del gameplay e delle trama.

Essendo un prequel, la storia può essere giocata partendo da questo capitolo senza troppe difficoltà di comprensione, durante lo svolgimento degli eventi non mancheranno sicuramente iterazioni con personaggi già conosciuti e alcune intriganti curiosità che gli amanti della prima uscita noteranno volentieri. Ma il nuovo Daymare: 1994 Sandcastle non riesce a convincere nella narrazione della storyline, seppur frenetica da giocare e intrigante, manca quel gradino che permette di lasciare un solco all’interno dell’anima del giocatore, forse penalizzata dal racconto confusionario degli eventi.

Daymare: 1994 Sandcastle

L’ambientazione e il gameplay di Daymare: 1994 Sandcastle

L’ambientazione di gioco è stata ben realizzata con elementi che hanno garantito al titolo quella qualità in più richiesta. Ci ritroveremo all’interno dell’Area 51 dove sembrerebbe che anche le creepypasta più profonde prendono vita; tra scenari inquietanti e dettagli misteriosi che costringeranno il giocatore ad indagare più approfonditamente, arriverà poi ad imbattersi in creature mostruose e spettacoli macabri che mostrano la vera spina dorsale horror del titolo. L’aspetto frenetico, oltre ad essere offerto dalla tensione provocata dall’esplorazione e dall’ambientazione cupa nella quale ci ritroveremo, è dato dalle minacce che dovremo affrontare con un sistema di combattimento rivisitato. Non abbiamo un’ampia varietà di avversari e alcune meccaniche del personaggio troppo “macchinose” fanno perdere quella sensazione di fluidità durante gli scontri, ma nel complesso il sistema di combattimento risulta divertente e frenetico, nulla di troppo difficile come ci si aspetta in molti horror, anzi. Risulta invece interessante lo scanner che permette di analizzare elementi sconosciuti alla protagonista per cercare di capire come superare un ostacolo o a quale scopo server. Le sue abilità di hacking saranno fondamentali nel corso di tutta la vicenda, inoltre servirà anche l’ingegno del giocatore per risolvere alcune combinazioni più complesse ed altri rompicapi che permetteranno di progredire nella zona successiva.

Un videogioco che non rivoluziona il genere ma che soddisfa il giocatore

Nel complesso, il team di Invader Studios è riuscito a creare con Daymare: 1994 Sandcastle un prodotto soddisfacente come giocabilità all’interno di una categoria videoludica instradata in strade delineate dai titoli che hanno avuto maggior successo nel passato. Graficamente non riesce ad eccellere, abbiamo un rilevante gioco di luci ma i dettagli grafici non risultano curati. La trama presenta alcuni buchi neri che fanno perdere la fluidità della narrazione con bug troppo frequenti che non aiutano nell’esperienza generale. Una nota di demerito è da sottolineare per come è stata sviluppata la camminata della protagonista e la corsa, sembra di impersonificare la camminata di un robot che presenta uno stile di corsa quasi saltellante, distante da tutte le altre meccaniche che siamo abituati nei videogiochi degli ultimi tre anni. L’ambientazione di gioco invece, seppur nel primo approccio sembrerà così scontata (perchè ormai dell’Area 51 ne parlano anche al bar del paese) quando ci immedesimiamo nel personaggio dobbiamo ricredere a tutte le premesse perchè verremo travolti dalla parte horror del titolo, la migliore.

Daymare: 1994 Sandcastle è disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e PC, di seguito riepiloghiamo gli aspetti positivi e negativi del nuovo capitolo:

Aspetti positivi

  • Ambientazione di gioco ben strutturata e coinvolgente
  • Semplicità del gameplay
  • Sistema di combattimento frenetico
  • Nervi tesi , suspance e coinvolgimento ad alti livelli

Aspetti negativi

  • Trama di gioco confusionaria
  • Meccaniche di combattimento semplici e “lente”
  • Diversi bug che incidono sulla giocabilità

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