In svariati film e serie tv la figura mitologica dei draghi è sempre presente e riscuote un enorme successo, anche nei videogiochi i draghi sono quasi sempre riusciti a suscitare interesse tra i giocatori; il primo titolo che mi viene in mente è proprio il tanto amato Skyrim
con la sua spettacolarità e il suo open-world. Century: Age of Ashes invece non ha nulla a che vedere con il mondo di Elder Scroll e le sue meccaniche di gioco ma questo nuovo free-to-play uscito a dicembre su PC e Xbox (disponibile in Inglese) mette al centro del gameplay dark fantasy le battaglie nei cieli tra draghi. Gli scontri avvengono in arene multiplayer dove i giocatori, divisi a squadre, si affronteranno all’ultimo sangue o in altre modalità di gioco in sella ai propri draghi sputando fuoco e altre scenografiche abilità per cercare di portare a casa la vittoria.
Century: Age of Ashes è un videogioco che sprigiona tutta la sua adrenalina in ogni scontro che dobbiamo affrontare, ogni partita è frenetica fino all’ultimo secondo e fino all’ultimo drago in vita. Le quattro modalità di gioco disponibili non sono nulla di nuovo per il genere, possiamo variare da un classico Deathmatch a squadre 6vs6 “Carnage“, oppure buttarci nella mischia nella modalità “Surival” dove dobbiamo contare solo sulle nostre forze ed eliminare gli altri 8 giocatori, per poi passare a conquista la bandiera in “Gates of Fire” ed infine, la modalità più innovativa è sicuramente “Spoils of War“, dove le due squadre sfidanti devono rubare l’oro dalle creature presenti intorno alla mappa oppure rubarlo all’altra squadra. Bisognerà capire al meglio le meccaniche di gioco e metterle in pratica partita dopo partita per migliorare sempre di più, oltre al classico sistema di attacco punta e clicca, le partite si alternano in fasi di attacco e fasi di fuga, bisognerà imparare il prima possibile a sfruttare l’ambiente naturale e gli edifici presenti nelle mappe per prendere scorciatoie, ripararsi dalle sfere infuocate degli altri draghi e attivare i vari potenziamenti sparsi sulla mappa riguardanti la stamina e lo scudo protettivo.
Le arene, un’ambientazione tutta da sfruttare
Quello che rende diversa ogni partita che effettueremo su Century: Age of Ashes è la diversa ambientazione di ogni mappa di gioco che rispecchia lo stile dark fantasy. L’ambientazione è l’elemento principale che ogni giocatore deve imparare a conoscere il più in fretta possibile, durante le battaglie aeree sarà fondamentale sfruttare ogni insenatura tra le rocce e ogni torre del castello così da poter avere a disposizione diverse vie di fuga per poter scappare da una brutta situazione oppure raggirare l’ostacolo così da ritrovarsi alle spalle del drago nemico e avere la meglio su di lui. Oltre a questo, in ogni mappa di gioco in determinati punti sono presenti boost che permettono di potenziare la nostra difesa oppure recuperare gli HP che abbiamo perso, ogni volta che attiviamo un boost noi oppure un nostro compagno sarà necessario attendere per poterlo riutilizzare. In vari punti strategici dell’ambiente di gioco sono sparsi tunnel o dei falò d’aria che permettono di auto-lanciarci ad alta velocità in aria così da sfuggire al fuoco nemico, molto utili in caso di fuga ma bisognerà stare attenti a passarci vicino se non abbiamo intenzione di utilizzarli visto che verremo catapultati altrove.
La Season 1 introduce diverse novità di gioco
Oltre al lancio del gioco avvenuto il 12 luglio su PlayStation (precedentemente su Xbox e PC), il team ha rilasciato anche la “Season 1: A Shadow Over Skeld“, questo aggiornamento ha aggiunto al gameplay nuove idee che i giocatori attendevano da parecchio tempo. Tra le novità abbiamo la nuova classe Stormraiser , un anziano soldato forgiato dalle terre selvagge ghiacciate che cerca di protegge. Una classe che viene catalogata come tank, con una difesa ineguagliabile in confronto agli altri personaggi, la sua specialità è quella di scagliare fulmini contro i suoi avversari. Oltre al nuovo personaggio con la Season 1 è stata introdotta una nuova mappa di gioco “The Valkürian Sanctuary”, situata in un passo di montagna, è contornata da una fortezza e da diverse piccole strutture che rispecchiano nel design e nel layout lo stile dark fantasy che domina all’interno del gioco, le battaglie si svilupperanno nel mezzo della fortezza oppure attraverso i fori lasciati dalle miniere abbandonate.
I personaggi giocabili
Per il momento all’interno di Century: Age of Ashes ci sono solamente 4 personaggi disponibili: Windguard, Marauder, Phantom e Stormraiser(l’ultima aggiunta). Ogni personaggio selezionabile ha le sue caratteristiche e le sue abilità che utilizzerà sul drago, chi sarà più dedicato ad una fase offensiva solitaria incentrata sul danno agli avversari, chi invece ha delle abilità che aiutano i compagni di squadra con rigenerazione HP e scudi protettivi, chi punta di più nella fase Stealth per arrivare in silenzio vicino all’avversario per poi neutralizzarlo e così via, insomma ognuno è unico nel suo stile di combattimento in sella al drago e il divertimento è proprio quello di provare tutte le classi e iniziare ad affinare le tecniche di gioco, perché sebbene può sembra un puro deathmatch all’ultimo sangue, in realtà Century: Age of Ashes è basato in buona parte sulle strategie da utilizzare in base alle potenzialità del nostro personaggio e a come riesce a sfruttare l’ambiente circostante.
Le nostre considerazioni finali
Century: Age of Ashes è un videogioco dal grande potenziale, innanzitutto è un free-to-play e mantiene la sua anima abbastanza distaccata dal Pay-To-Win, sarà fondamentale che il team di sviluppo continui ad aggiornarlo costantemente con novità nelle mappe e nei personaggi per variare sempre di più. Quello che durante le partite ci ha entusiasmato maggiormente è quanto ogni partita, seppur simile di obiettivi, risulta frenetica, divertente e dinamica. I momenti di tranquillità sono solo una preparazione per la ricerca del prossimo avversario da attaccare ma non bisogna mai abbassare la guardia perché da predatori si passa facilmente a prede. Quando ci ritroviamo l’avversario alle spalle la situazione si fa difficile ma è in quel momento che i nervi devono essere più saldi e la situazione si fa più divertente, bisognerà essere bravi ad eseguire sterzate perfette e sfruttare l’ambiente per fuggire e avere la meglio. I comandi sono abbastanza semplici e si imparano dopo poche partite, quello che però all’inizio può confondere è il caos che si crea durante gli scontri che affronteremo, in un primo momento sembrerà solamente un insieme caotico di effetti grafici dove saremo costretti a premere a ripetizione tasti per eliminare l’avversario ma una volta comprese al meglio le potenzialità del nostro personaggio e le meccaniche dietro alle abilità, tutto sarà più facile e portare a termine un’uccisione sarà molto più fluido e soddisfacente. Century: Age of Ashes non brilla dal punto di vista grafico, ne i dettagli dei draghi ne l’ambiente circostante lasciano a bocca aperta, così come l’aspetto legato alla personalizzazione del personaggio o del drago che risulta molto limitato. Sarà necessaria una buona dose di pazienza per capire al meglio le meccaniche di gioco e riuscire a sfruttarle ma nel complesso il titolo è un frenetico e divertente passatempo con una meccanica principale abbastanza banale ma che risulta appagante e dedicato in particolar modo agli amanti del mondo dark fantasy e della mitologia inerente a tutto quello che circonda la leggenda dei draghi.
Century: Age of Ashes è disponibile gratuitamente al download
su PC (Steam ed Epic Game Store), Xbox Series X/S, Xbox One e PlayStation 4/5 con abilitata la funzione Cross-Play su tutte le piattaforme. Prima di prepararvi a salire in sella al vostro drago e a sputare fiamme e fulmini sugli avversari, di seguito riportiamo il riepilogo degli aspetti positivi e negativi del gioco, buon divertimento!
Aspetti positivi
- Ambientazione dark fantasy
- Scontri frenetici e divertenti per tutta la durata
della partita - Comandi di gioco semplici
- Free-To-Play che non finisce nel Pay-To-Win
Aspetti negativi
- Grafica poco curata
- Personalizzazione estetica poco modificabile
- Interfaccia grafica del menù confusionaria
- Disponibile solo in lingua Inglese